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Alimentazione e ambiente: gli studenti di Grottammare incontrano la nutrizionista Renata Alleva

Un percorso di educazione alimentare per le classi 2E e 2F nell'ambito del progetto “La mia scuola a rifiuti zero”
Pubblicato il 17 Febbraio 2025

GROTTAMMARE. Parlare di futuro significa anche prendersi cura della propria salute e dell’ambiente. È stato questo il filo conduttore degli incontri che le classi 2E e 2F delle scuole medie di Grottammare hanno avuto con la nutrizionista Renata Alleva, il 14 febbraio, nell’ambito del programma di educazione ambientale La mia scuola a rifiuti zero.


A introdurre l’incontro, l’assessore alla sostenibilità Alessandra Biocca, che ha sottolineato come la giornata dedicata all’amore sia stata l’occasione perfetta per parlare di un tema fondamentale: amare il proprio corpo attraverso una corretta alimentazione e il rispetto dell’ambiente. L’amministrazione, ha ribadito, investe molto in questi percorsi per formare cittadini consapevoli.

Secondo la nutrizionista Renata Alleva, il cibo non è solo nutrizione, ma anche energia, salute e socialità. Tuttavia, la produzione alimentare moderna è sempre più insostenibile: gli allevamenti e le coltivazioni intensive impattano sul clima e sulle risorse naturali, con conseguenze sulla nostra salute e sul pianeta.

Un altro aspetto cruciale è la crescita degli adolescenti, che si riflette anche sulle loro abitudini alimentari. L’attività fisica è indispensabile, ma la media nazionale evidenzia purtroppo un’eccessiva sedentarietà. Alcuni studenti praticano sport come calcio, nuoto, vela ed equitazione, ma il quadro generale è ben diverso.

Tra i principali rischi per la salute dei giovani ci sono anche alcol e fumo, insieme all’eccessivo consumo di alimenti ultra processati. Questi cibi, poveri di nutrienti e ricchi di additivi nocivi, contribuiscono a una maggiore vulnerabilità microbica.

Eppure, secondo l’OMS, una nutrizione adeguata e la tutela della salute sono diritti fondamentali. Frutta e verdura, ad esempio, sono essenziali, ma solo pochi ragazzi affermano di consumarle almeno due volte al giorno. L’alimentazione ha un impatto diretto su sistema immunitario, qualità del sonno e capacità cognitive.

Un concetto chiave affrontato è stato quello di “bliss point”, ovvero la dipendenza indotta dai cibi industriali, studiati per stimolare aree specifiche del cervello e generare bisogno compulsivo. Per questo è importante sviluppare un’alimentazione consapevole, imparando a riconoscere l’effetto che il cibo ha sul nostro organismo.

Fondamentale anche comprendere il legame tra picchi glicemici e senso di fame: alimenti ad alto indice glicemico fanno tornare presto il bisogno di mangiare, rendendo essenziale una colazione equilibrata.

Per concludere, gli studenti hanno analizzato le proprie abitudini alimentari attraverso elaborati grafici sulle loro merende. Dall’analisi è emerso che spesso le scelte non sono bilanciate. Da qui l’approfondimento dei principi della dieta mediterranea, considerata il miglior modello di alimentazione, anche in termini di sostenibilità.

Dopo questo percorso, i ragazzi avranno nuovi strumenti per migliorare la propria alimentazione e contribuire al benessere del pianeta, con scelte più consapevoli e responsabili.