FORCE. La Corte d’Appello ha assolto l’uomo che, il 10 dicembre 2021, aveva colpito con una coltellata un pitbull di proprietà di una famiglia. Lo riporta il Corriere Adriatico di oggi.
La sentenza ha ribaltato la precedente decisione del tribunale di Ascoli, che lo aveva condannato a sei mesi di reclusione e al risarcimento in sede civile.
L’episodio si era verificato mentre l’uomo passeggiava con il proprio cane e venne improvvisamente attaccato da tre pitbull usciti da una recinzione. Non era la prima volta che si verificava un fatto simile. Il tribunale di primo grado aveva ritenuto che l’uomo fosse uscito armato con l’intenzione premeditata di uccidere, basandosi su una precedente minaccia in cui aveva detto di voler utilizzare un fucile dopo un attacco subito in passato.
In appello, l’avvocato difensore Massimo Comini ha sottolineato che il suo assistito non poteva sapere che sarebbe stato aggredito nuovamente e che quel giorno aveva camminato sul marciapiede opposto all’area dove si trovavano i cani senza provocarli. Inoltre, quando venne attaccato, chiese ai proprietari di richiamarli, come era accaduto la volta precedente, ma senza successo.
La difesa ha fatto riferimento all’articolo 544 bis del Codice penale, secondo il quale l’uccisione di un animale è reato solo se non avviene per tutelare un proprio bene e se esistono alternative praticabili. La Corte d’Appello ha accolto questa tesi, stabilendo che il fatto non sussiste e assolvendo l’imputato.