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Un incontro a Cupra Marittima su ludopatia e nuove dipendenze

In questo contesto si sono ben inseriti gli interventi delle esperte sul tema della ludopatia e delle nuove dipendenze della cooperativa Ama Aquilone
Pubblicato il 3 Febbraio 2024

CUPRA MARITTIMA. Come riconoscere il fenomeno del gioco d’azzardo e delle nuove dipendenze. E’ stato questo il tema dell’incontro che si è svolto al Cinema Margherita di Cupra Marittima alla presenza di una folta platea di giovani.  Dal titolo “Ludopatia e nuove dipendenze: come affrontarle” il convegno è stato organizzato nell’ambito della cerimonia di consegna attestati di qualifica di Operatore socio sanitario a venti allievi dell’istituto professionale “N. Ciccarelli” di Cupra Marittima.

In particolare il diplomato in Servizi per la Sanità e l’Assistenza sociale risponde a esigenze sociali e sanitarie di singoli, gruppi e comunità. Servizi finalizzati alla socializzazione, all’integrazione, alla promozione del benessere bio-psico-sociale e sanitario in tutti gli ambiti in cui essi siano richiesti. Realizza, quindi, attività di supporto tecnico, relazionale ed educativo per rispondere ai bisogni delle persone in ogni fase della vita.

E proprio in questo contesto si sono ben inseriti gli interventi delle esperte sul tema della ludopatia e delle nuove dipendenze della cooperativa Ama Aquilone, Marta Bugari, psicologa e psicoterapeuta e Maria Aureli dottoressa in psicologia del lavoro e delle organizzazioni, assistente sociale, counselor ad indirizzo gestaltico, business coach.

L’intervento

In particolare la dottoressa Aureli nel corso del simposio ha illustrato le attività e i servizi che la cooperativa Ama Aquilone dedica a persone con dipendenze digitali e da gioco d’azzardo patologico e ai loro familiari. Si tratta di progetti che rientrano nell’ambito del Piano Regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da Gap e dipendenze digitali, finanziato da Regione Marche. E realizzato e promosso dal Dipartimento di Dipendenze Patologiche dell’Ast Ascoli Piceno. 

«Nel corso della mattinata ho mostrato alcuni video – precisa Aureli – proprio per sensibilizzare i giovani rispetto ai messaggi che i social molto spesso propongono, fatti di ricchezza immediata e lusso sfrenato. Dove quindi viene proposta un’educazione all’azzardo che prevede di non fare fatica per raggiungere i propri obiettivi. Soluzioni veloci che permettono guadagni facili ed immediati.  Ebbene è stato importante illustrare loro questi messaggi, ma con un approccio critico». 

La dottoressa Bugari ha illustrato il tema del fenomeno dell’azzardo da un punto di vista clinico. «E’ importante innanzitutto far comprendere il significato dell’azzardo e del gioco sociale. Fino ad arrivare alle forme problematiche e patologiche dove prende forma la dipendenza e nella quale si resta ingabbiati per poi finire ad aggrapparsi alla speranza di cambiare oppure di recuperare la situazione, continuando però a giocare. Ebbene quello che ho cercato di trasmettere alle ragazze e ai ragazzi presenti al convegno è stato quello di saper cogliere i campanelli d’allarme e dunque sapere cosa fare per aiutare chi inizia ad essere dipendente, che può essere un amico oppure un familiare. Questo può fare la differenza ed è di fondamentale importanza per evitare che la situazione peggiori».

Nel corso della mattinata gli allevi dell’indirizzo “Servizi Commerciali – Web Community” dell’Istituto “N. Ciccareli” hanno ricevuto gli attestati di Operatore alle vendite.