CUPRA MARITTIMA. La concola di Cupra è un prodotto a denominazione comunale di origine (dEcO). Ed ora ha anche un proprio marchio. La caratteristica vongola pescata nella sezione di mare Adriatico denominato 19.2, vale a dire proprio di fronte al territorio comunale cuprense, è ora a tutti gli effetti un prodotto tipico del territorio con iscrizione al registro comunale dei prodotti a denominazione certificata e anche con un logo che caratterizza la concola cuprense e che sarà apposto su tutte le etichette dei sacchetti di vongole pescate in quell’area dove, come afferma con soddisfazione il vicesindaco Lucio Spina: «le vongole sono pronte per il consumo alimentare». Una particolarità non di poco conto e non è un caso che nel “team” che ha dato vita all’iter per l’ottenimento della certificazione ci siano i vongolari del CoVoPi, il consorzio degli operatori marittimi del Sud delle Marche. Con loro, in squadra, anche la Pro Loco, l’associazione “Chi mangia la foglia”, il museo malacologico e l’Archeoclub cuprense.
«Ognuno di loro ha fatto la propria parte, ciascuno per la propria area di competenza – sottolinea Spina -. E questo si è visto nel raggiungimento dell’obiettivo finale con la commissione di valutazione che ha dato il via libera riscontrando una completezza di informazioni nelle documentazioni presentate». Informazioni di carattere anche storico, scientifico e nutrizionale. E qui sono stati fondamentali i contributi dell’Archeoclub e del museo malacologico (dove è presente l’esemplare più grande di concola conosciuto), ma anche della Pro Loco nella figura della dottoressa Donatella Rodilossi, biologa nutrizionista. Un iter, quello della concola, che si è concluso laddove inizieranno nuovi percorsi che passano per la gastronomia, altro argomento di fondamentale importanza in tal senso. «Due piatti rientrano già nel discorso DeCo e sono gli spaghetti alle concole e il cartoccio – sottolinea Noris Rocchi dell’associazione “Chi mangia la foglia” – ma si è già al lavoro per aggiungerne altri».
Ad occuparsi di questo aspetto, con lo staff, ci sono Giovanni Pagliarini e lo chef Giovanni Palestini. Va ricordato che, a monte di tutto, c’è stata l’attivazione del marchio DeCo che consentirà a chiunque di portare all’attenzione del Comune un prodotto tipico, non necessariamente alimentare, che possa rappresentare il territorio cuprense e la sua storia. Sarà poi una commissione a verificare il tutto e decidere se concedere o meno la certificazione. Un passo importante che ha consentito alle vongole cuprensi di ottenere un riconoscimento che le renderà distinguibili, proprio attraverso il nuovo marchio presentato ufficialmente ieri mattina, anche all’utente finale. Chiunque leacquisterà avrà modo, attraverso l’etichettatura, di essere consapevole di avere di fronte un prodotto tipico certificato. E si tratta dell’unico caso per quanto riguarda la pesca alle vongole di questaparte di mare.
