CUPRA MARITTIMA – Approvato l’intervento di consolidamento del Colle Sant’Andrea. Lo studio di fattibilità tecnico economico, deliberato nel corso della seduta comunale, fa seguito alla grossa frana che ha coinvolto nel 2014 la falesia sul versante est del Colle fino a lambire i ruderi del Castello. L’approccio progettuale è quello di intervenire con una prima opera di sostegno che abbia l’obiettivo prioritario di mettere in sicurezza gli edifici residenziali e la viabilità che si trovano a valle. Per poi procedere verso l’alto con paramenti in terra rinforzata, successivamente potranno essere opportunamente attrezzati con delle balaustre di protezione e delle opere di arredo urbano, per la creazione di percorsi naturalistici fruibili dalla cittadinanza, in modo da valorizzare un’area oggi abbandonata e instabile.
In particolare il primo stralcio funzionale prevede la realizzazione di un’opera di sostegno al piede del versante soggetta a maggiori sollecitazioni. Tale opera svolge anche la funzione di “barriera paramassi” e dovrà essere dimensionata per bloccare il movimento di eventuali masse in frana provenienti dall’alto, salvaguardando fabbricati e strade. Il secondo stralcio, invece, si compone delle opere di sostegno maggiormente visibili che potranno essere realizzate con paramenti in terra rinforzata fondate in tutto, o in parte, su solettoni in cemento armato a loro volta poggianti su pali trivellati atti a scaricare i carichi su strati di terreni consistenti. I contenimenti in terra armata avranno delle pendenze che permetteranno la crescita di vegetazione erbacea, in modo da rendere l’opera sostenibile sotto il profilo ambientale e paesaggistico.
«La spesa complessiva è di 4.620.000 euro – si legge nella delibera – trova la necessaria copertura finanziaria, limitatamente alle spese tecniche, nel bilancio di esercizio relativo al triennio 2021-2023, mentre le restanti somme, una volta ottenuto il progetto esecutivo, verranno ricercate mediante finanziamento ministeriali e regionali per la messa in sicurezza degli edifici pubblici».