La difesa di Claudio Funari, il quarantaduenne di Comunanza accusato dell’omicidio di Renzo Paradisi e del tentato omicidio della moglie Maria Antonietta Giacomozzi, si muove per ottenere una misura cautelare meno restrittiva.
L’avvocato Olindo Dionisi ha presentato un’istanza al tribunale della Libertà di Macerata, richiedendo per il proprio assistito la concessione degli arresti domiciliari, con la possibile applicazione del braccialetto elettronico.
Durante l’udienza, il legale ha contestato la decisione della giudice per le indagini preliminari Annalisa Giusti, che aveva disposto la custodia cautelare in carcere basandosi sulla gravità dei fatti e sul rischio di reiterazione del reato. Dionisi ha argomentato che l’episodio contestato sarebbe stato frutto di circostanze fortuite e non premeditate.
Secondo la difesa, la tragedia è scaturita da una serie di eventi imprevisti e non rappresenta una manifestazione di pericolosità sociale da parte di Funari, descritto come un uomo incensurato.