Una delegazione di lavoratori e rappresentanti delle comunità locali colpite dalla possibile chiusura degli stabilimenti Beko è stata ricevuta ieri in udienza privata da Papa Francesco in Vaticano.
A guidare il gruppo, accolto dal Santo Padre alle otto del mattino, è stato monsignor Gianpiero Palmieri, vescovo delle diocesi di Ascoli e San Benedetto. Insieme a lui erano presenti il sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, e tre operai: Lorenzo Monaldi dello stabilimento di Comunanza, Pietro Ciarlantini di Fabriano e Simone Martini di Siena.
A unirsi alla delegazione anche il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano.
«Abbiamo raccontato al Santo Padre il dramma dei lavoratori della Beko e delle comunità locali, come Comunanza, Force e Montemonaco, che rischiano di essere devastate dalla chiusura dell’azienda», ha dichiarato monsignor Palmieri. «La decisione di chiudere non colpisce solo i 1.900 dipendenti diretti, ma anche le famiglie e tutto l’indotto, mettendo in pericolo la sopravvivenza di intere realtà territoriali».
L’incontro con il Papa avviene in un momento cruciale per la vertenza. Martedì è previsto un importante confronto al Ministero per discutere il futuro degli stabilimenti, mentre domani, a Comunanza, il tradizionale falò per la Madonna di Loreto si terrà eccezionalmente nel piazzale antistante la Beko, come segno di protesta e di speranza. «Un messaggio forte e chiaro ai vertici dell’azienda», concludono i rappresentanti delle comunità.