L’attenzione resta alta sul destino dello stabilimento Beko Europe di Comunanza, con un nuovo incontro previsto oggi al Ministero delle attività produttive e del Made in Italy.
La riunione, a porte chiuse, coinvolgerà solo Ministero, azienda e sindacati nazionali e locali, senza la presenza di altri rappresentanti istituzionali.
I lavoratori, circa 320 dipendenti, sperano in sviluppi positivi, soprattutto dopo alcune aperture emerse nell’ultimo confronto. Tuttavia, la data di chiusura prevista per fine anno resta confermata, come ribadito da Maurizio David Sberna, responsabile delle relazioni esterne dell’azienda: «Al momento la data è confermata, ma il piano continua ad essere discusso».
Verso una possibile soluzione?
Un segnale di fiducia è arrivato dalla multinazionale turca, che si è detta disponibile a rivalutare alcuni aspetti del piano, in base alla possibilità di abbattere i costi fissi e agli strumenti di accompagnamento per i lavoratori.
Su questi punti, il ministro Adolfo Urso ha assicurato che il governo è pronto a intervenire, mettendo a disposizione accordi di innovazione, contratti di sviluppo e il Piano Transizione 5.0 per l’efficientamento energetico.
Investimenti e prospettive
Beko Europe ha annunciato un incremento degli investimenti in Italia, passando da 100 a 300 milioni di euro. Ora i sindacati vogliono chiarezza: quale sarà la quota destinata allo stabilimento di Villa Pera?
Servono risposte su produzione, occupazione e prospettive future. Anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha confermato la disponibilità delle istituzioni a supportare l’azienda, purché vengano garantiti siti produttivi e posti di lavoro.
