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Beko Comunanza, Acquaroli: “Piano industriale inaccettabile”

Il presidente della Regione: "Quello che è stato annunciato è assolutamente non sostenibile"
Pubblicato il 21 Novembre 2024

COMUNANZA. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha espresso una ferma opposizione al piano industriale presentato da Beko Europe, che prevede la chiusura dello stabilimento di Comunanza e 1.935 esuberi in Italia. Acquaroli ha dichiarato: “Il piano industriale proposto oggi da Beko Europe, che sembra prevedere anche la chiusura dello stabilimento di Comunanza, è inaccettabile, irricevibile e assolutamente non sostenibile”.




La decisione di Beko Europe, azienda nata dall’acquisizione di Whirlpool da parte del gruppo turco Arçelik, coinvolge anche la chiusura degli stabilimenti di Siena e Comunanza entro la fine del 2025, con un impatto significativo sull’occupazione locale. In particolare, lo stabilimento di Comunanza, attivo dal 1973, impiega attualmente 332 lavoratori ed è considerato un pilastro fondamentale per l’economia dell’entroterra marchigiano.

Acquaroli ha sottolineato la necessità che l’azienda riveda le proprie strategie: “L’azienda deve ripensare le proprie intenzioni strategiche”. Inoltre, ha manifestato il sostegno della Regione all’orientamento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) di esercitare il golden power per tutelare l’occupazione. Il golden power è uno strumento che consente al governo di intervenire in operazioni societarie riguardanti settori di rilevanza strategica per l’economia nazionale.

La chiusura dello stabilimento di Comunanza avrebbe ripercussioni devastanti sull’occupazione e sull’economia locale, considerando anche l’indotto che gravita attorno all’impianto. Le istituzioni locali e regionali, insieme ai sindacati, stanno lavorando per trovare soluzioni che possano salvaguardare i posti di lavoro e garantire un futuro sostenibile per il territorio.

La situazione rimane critica, e le prossime settimane saranno decisive per definire il destino dello stabilimento di Comunanza e dei suoi lavoratori. Le istituzioni regionali e nazionali sono chiamate a un impegno congiunto per affrontare questa emergenza occupazionale e industriale.