COMUNANZA. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha espresso una ferma opposizione al piano industriale presentato da Beko Europe, che prevede la chiusura dello stabilimento di Comunanza e 1.935 esuberi in Italia. Acquaroli ha dichiarato: “Il piano industriale proposto oggi da Beko Europe, che sembra prevedere anche la chiusura dello stabilimento di Comunanza, è inaccettabile, irricevibile e assolutamente non sostenibile”.
La decisione di Beko Europe, azienda nata dall’acquisizione di Whirlpool da parte del gruppo turco Arçelik, coinvolge anche la chiusura degli stabilimenti di Siena e Comunanza entro la fine del 2025, con un impatto significativo sull’occupazione locale. In particolare, lo stabilimento di Comunanza, attivo dal 1973, impiega attualmente 332 lavoratori ed è considerato un pilastro fondamentale per l’economia dell’entroterra marchigiano.
Acquaroli ha sottolineato la necessità che l’azienda riveda le proprie strategie: “L’azienda deve ripensare le proprie intenzioni strategiche”. Inoltre, ha manifestato il sostegno della Regione all’orientamento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) di esercitare il golden power per tutelare l’occupazione. Il golden power è uno strumento che consente al governo di intervenire in operazioni societarie riguardanti settori di rilevanza strategica per l’economia nazionale.
La chiusura dello stabilimento di Comunanza avrebbe ripercussioni devastanti sull’occupazione e sull’economia locale, considerando anche l’indotto che gravita attorno all’impianto. Le istituzioni locali e regionali, insieme ai sindacati, stanno lavorando per trovare soluzioni che possano salvaguardare i posti di lavoro e garantire un futuro sostenibile per il territorio.
La situazione rimane critica, e le prossime settimane saranno decisive per definire il destino dello stabilimento di Comunanza e dei suoi lavoratori. Le istituzioni regionali e nazionali sono chiamate a un impegno congiunto per affrontare questa emergenza occupazionale e industriale.