COLLI DEL TRONTO. Il gruppo consiliare Democraticamente Insieme dice la sua riguardo alla recente attenzione posta dal sindaco Cardilli sulla questione del ponte sull’Ancaranese.
“Siamo finalmente soddisfatti che il sindaco si sia accorto della necessità di verifica ambientale per il nostro Comune ma non vorremmo che lo faccia solo ora per mero populismo, volto a guadagnare visibilità per presunte velleità personali. Sono decenni che i cittadini di Colli del Tronto convivono con i disagi derivanti dalla presenza dell’azienda Adriatica Bitumi, le cui emissioni di fumi e odori intaccano la qualità dell’aria e causano continui problemi alla salute pubblica”.
Il gruppo spiega: “Già in un rapporto dell’Arpam emergevano dati preoccupanti: nei periodi 1995-1999 e 1996-2003, Colli del Tronto ha registrato un numero di casi di leucemia ben al di sopra della media nazionale (10-15 casi su 100.000 abitanti in Italia, contro i 120-233 casi su 100.000 abitanti a Colli) oltre ad una mortalità superiore alla media regionale tra i residenti di Colli e Spinetoli. Ci fa piacere quindi che finalmente si parli di tutela ambientale legata all’inquinamento della Salaria ma ci chiediamo perché il Sindaco lo faccia solo ora per il transito di mezzi pesanti e perché non abbia mai affrontato con la stessa determinazione la problematica dell’Adriatica Bitumi, che continua a minare la salute e il benessere dei nostri concittadini. La situazione permane immutata da decenni, nonostante venga rispolverata solo in coincidenza delle campagne elettorali, lasciando le segnalazioni e i disagi della popolazione inascoltati”.
Per questo motivo, il gruppo consiliare “richiede un intervento immediato e concreto delle autorità competenti per attivare controlli e soluzioni non solo per la Salaria ma anche per l’impatto dell’Adriatica Bitumi. È tempo che questo problema venga affrontato con la serietà e l’urgenza che merita, e che la tutela della salute pubblica diventi una priorità reale e costante. È giunto il momento di una risposta seria e concreta, volta a tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente, senza ulteriori ritardi o gesti di facciata”.