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Banca del Piceno, il candidato presidente Claudio Censori: “Professionalità e trasparenza al servizio del territorio”

E' appoggiato da altri sette candidati: Alfio Bagalini, Flavio Fioravanti, Claudia Gabrielli, Franco Massi, Pio Carlini, Stefania Silvestri e Gianluca Catalini
Pubblicato il 17 Marzo 2024

Claudio Censori candidato presidente per la Banca del Piceno

ACQUAVIVA PICENA. “Stiamo incontrando i soci con contatti personali, confronti diretti uno a uno. Le sensazioni sono molto positive perché i soci, a giusta ragione, vogliono dialogare. Ed è ciò che stiamo facendo. La nostra squadra è composta da spiccate professionalità in vari settori e ciò garantirà sulla adeguata gestione della banca che sarà caratterizzata da dialogo, serietà e trasparenza verso il territorio e i soci”. Claudio Censori, 65 anni, commercialista e revisore dei conti di Monteprandone, esce allo scoperto: è lui il candidato presidente e, senza indugi, lancia la lunga volata in vista del rinnovo del Consiglio di amministrazione della Banca del Piceno, le cui elezioni si svolgeranno il prossimo 5 maggio.

“Ci tengo anche a precisare – afferma – che la nostra lista non ha legami con la politica: è questa una garanzia che ci permetterà di aprire confronti con tutti in maniera trasparente”. Claudio Censori, 65 anni, commercialista e revisore dei conti di Monteprandone, esce allo scoperto: è lui il candidato presidente e, senza indugi, lancia la lunga volata in vista del rinnovo del Consiglio di amministrazione della Banca del Piceno, le cui elezioni si svolgeranno il prossimo 5 maggio.

Il professionista

claudio censori banca del piceno

Attuale vice presidente vicario e presidente del comitato esecutivo, Censori vanta una lunga esperienza professionale ed è un professionista molto conosciuto tra Marche e Abruzzo. “Oggi, visti i sostanziali cambiamenti nel mondo bancario – spiega Censori – c’è bisogno di una classe dirigente competente e preparata per affrontare i continui mutamenti. E la nostra squadra dà ampie garanzie anche da un punto di vista della rappresentatività dei territori di competenza. I componenti del nuovo Consiglio di amministrazione passeranno da 12 a 8, nonostante ciò abbiamo mantenuto la giusta copertura delle aree dove insistono le 28 filiali della Banca del Piceno”.

Censori racconta alcuni particolari vissuti durante la sottoscrizione della lista da parte dei soci: “Ci siamo mossi in prima persona: ciascun candidato ha incontrato i soci del proprio territorio, spiegando il programma elettorale e raccogliendo le adesioni. Risultato? Ottimo, direi. Nonostante il poco tempo a disposizione, abbiamo raccolto quasi il triplo delle firme necessarie. E ripeto: raccolte una ad una. In ogni firma c’è un incontro, c’è un confronto, un dialogo. E questo ci rende molto orgogliosi perché non conta la firma in quanto numero, ma conta perché dietro ad ogni socio c’è una storia, una persona, un’azienda. E noi daremo voce a tutti”.

La squadra

Claudio Censori è appoggiato da altri sette candidati. Si tratta di Alfio Bagalini (agronomo di Fermo, attuale presidente del Consiglio di amministrazione), Flavio Fioravanti (ingegnere di Castignano, ha ricoperto nella ex BCC Picena il ruolo di vicepresidente e presidente del comitato esecutivo), Claudia Gabrielli (avvocato di San Benedetto Del Tronto, attuale componente del Cda), Franco Massi (imprenditore, risiede e lavora in Abruzzo, attuale componente del Cda), Pio Carlini (risiede a Montalto delle Marche, ha svolto l’attività di assicuratore fino a gennaio 2024), Stefania Silvestri (commercialista e revisore legale dei conti di San Benedetto del Tronto), Gianluca Catalini (commercialista di Ascoli Piceno).

Quattro i sostituti: Ilio Tomassini (buyer di Castignano), Fernando Ciarrocchi (funzionario di Monteprandone, attuale componente del Cda), Meri Straccia (imprenditrice, lavora e risiede in Abruzzo), Stefano Gregori (ingegnere di Montalto delle Marche).

Il candidato presidente Claudio Censori sintetizza il suo programma: “La Banca del Piceno sarà sempre più la banca del territorio: questo è garantito. Come? Dando massima attenzione alla persona, capire le esigenze dei clienti e dei soci. Apriremo anche ai dipendenti: attenzione alle capacità, al merito, all’impegno; basilare un percosso di formazione per la crescita di ogni dipendente. Un aspetto primario è legato alla nostra volontà di mettere al centro le famiglie e le piccole imprese: è questa la natura della nostra banca. 

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