SAN BENEDETTO DEL TRONTO. L’incontro che si è svolto ieri sera all’Auditorium Tebaldini ha visto come protagonista Federico Fornaro, che ha presentato il suo libro “Giacomo Matteotti. L’Italia migliore”, in dialogo con Giorgio Mancini. L’evento è stato introdotto dal presidente dell’associazione Luoghi della Scrittura, Mimmo Minuto, e ha visto la partecipazione dell’ex sindaco di San Benedetto, Paolo Perazzoli e del presidente del Circolo dei Sambenedettesi Gino Troli. Questo appuntamento ha concluso la quarantatreesima edizione degli “Incontri con l’autore”, un ciclo di eventi che ha arricchito l’estate 2024 di San Benedetto del Tronto con numerosi incontri culturali.
Nel suo libro, Fornaro offre una biografia completa e aggiornata di Giacomo Matteotti, cercando di andare oltre la tradizionale celebrazione del politico socialista come semplice martire. L’autore esplora la figura di Matteotti come un attore di primo piano della sinistra italiana all’inizio del Novecento, sottolineando il suo coraggio, il suo riformismo intransigente e la sua visione politica di giustizia sociale e libertà.
Fornaro pone l’accento sul ruolo determinante che Matteotti ebbe non solo come oppositore del regime fascista, ma anche come figura di riferimento per il movimento socialista clandestino. Inoltre, l’autore critica la tendenza odierna a relativizzare la dittatura di Mussolini, proponendo una riflessione sulla necessità di ricordare Matteotti come simbolo di resistenza e integrità morale.
Fornaro ha evidenziato come il suo lavoro cerchi di ricostruire un’immagine più complessa di Matteotti, che va oltre la sua tragica fine. Fornaro non esita a sottolineare il ruolo di Mussolini nel delitto Matteotti, considerandolo un mandante morale, e descrive come l’omicidio fosse parte di una strategia per consolidare il potere fascista. Secondo Fornaro, il libro vuole anche sfidare una certa “amnesia” storica che ha interessato l’Italia negli ultimi cento anni riguardo alla figura di Matteotti.