SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Ci sono voluti 31 anni, cinque mesi e cinque giorni per arrivare ad una nuova e clamorosa “verità” sulla tragedia del Moby Prince, quella della presenza di un terzo natante che tagliò la rotta al traghetto. Un’ipotesi già contenuta in alcune carte processuali ma mai approfondita fino a quando non si è messa al lavoro la Commissione d’inchiesta della Camera dei deputati che ha ricostruito una verità storica che va oltre ogni ragionevole dubbio.
C’è questo al centro del libro di Elisabetta Arrighi ” Moby Prince – La Nuova Verità” che sarà presentato venerdì 26 maggio nella sala consiliare del Comune di San Benedetto. Insieme all’autrice interverranno il giornalista Mario Di Vito, che dialogherà con lei, il sindaco Antonio Spazzafumo e l’assessore Lina Lazzari. Preziosa la testimonianza di Nicola Rosetti, sambenedettese e figlio di una delle vittime della strage che ricopre attualmente il ruolo di presidente dell’associazione “140”.
Il libro approfondisce le conclusioni della Commissione e chiude un percorso per cercare “verità e giustizia” da sempre invocate dai familiari delle 140 vittime. Oltre ad alcune testimonianze inedite, il volume offre nuovi focus su punti controversi della vicenda, dalle tracce di tritolo all’esplosione a bordo, dalla posizione dell’Agip Abruzzo agli accordi fra gli armatori per gli indennizzi. Fino alla necessità di dare un nome al terzo natante.