Benvenuti alla rubrica quotidiana di cultura e letteratura de La Nuova Riviera, dove ogni giorno vi proponiamo una piccola recensione di un libro, offrendo suggerimenti di lettura ai nostri affezionati lettori.
Scheda del libro
- Titolo: Non dico addio
- Autore: Han Kang
- Anno di pubblicazione: 2024
- Casa editrice: Adelphi
- Genere: Narrativa contemporanea
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Trama e analisi
Non dico addio è l’ultimo romanzo della scrittrice sudcoreana Han Kang, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 2024. L’opera esplora temi profondi come la memoria, il dolore collettivo e l’amore estremo, ambientando la narrazione sull’isola di Jeju, teatro di tragici eventi storici tra il 1948 e il 1949.
La protagonista, Gyeong-ha, è una scrittrice di mezza età che, dopo un matrimonio fallito, si trova a confrontarsi con incubi ricorrenti legati al massacro di Jeju, su cui ha scritto in passato. La sua vita prende una svolta inaspettata quando riceve una chiamata dalla sua amica di lunga data, In-seon, una documentarista ritiratasi a Jeju per prendersi cura della madre anziana. In-seon, ricoverata in ospedale a seguito di un incidente, chiede a Gyeong-ha di recarsi nella sua casa sull’isola per prendersi cura del suo pappagallo, Ama.
Accogliendo la richiesta, Gyeong-ha si immerge in un viaggio sia fisico che emotivo. L’isola, avvolta da una tormenta di neve, diventa lo sfondo di una profonda riflessione sul passato doloroso della Corea del Sud e sulle ferite ancora aperte nella memoria collettiva. Attraverso documenti, lettere e testimonianze, la protagonista ricostruisce eventi tragici, dando voce a chi è stato silenziato dalla storia.
Han Kang, con la sua prosa poetica e intensa, crea un’atmosfera sospesa tra realtà e sogno, dove il confine tra vivi e morti si dissolve. Le descrizioni vivide della neve e del paesaggio invernale riflettono lo stato d’animo dei personaggi, mentre l’intreccio tra presente e passato offre una meditazione sulla resilienza e sulla capacità dell’amore di trascendere il tempo e lo spazio.
Una delle frasi più toccanti del libro recita: “I sogni sono terrificanti… Anzi no, umilianti. Perché svelano cose su te stessa delle quali non avevi alcuna consapevolezza.”
Non dico addio è un romanzo che richiede una lettura attenta e contemplativa, invitando il lettore a confrontarsi con temi universali attraverso la lente di una storia profondamente personale e culturalmente specifica.