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Tutto esaurito in Palazzina per Giobbe Covatta e i suoi viaggi in Africa

Platea piena per i racconti dell'artista su trent'anni di esperienze vissute nel continente nero. "Che poi lo chiamano nero, ma è grigio"
Pubblicato il 1 Agosto 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Ieri sera, la Palazzina Azzurra di San Benedetto ha registrato il tutto esaurito per la presentazione del libro “Il commosso viaggiatore”, scritto dall’attore, scrittore e cabarettista Giobbe Covatta insieme alla moglie Paola Catella.




Covatta ha regalato al pubblico un coinvolgente resoconto dei suoi viaggi in Africa, meta che fin dal 1994 rappresenta per lui una missione di vita.

Durante la serata, l’artista ha raccontato dell’AMREF e delle drammatiche situazioni che si vivono in alcune aree del continente africano. Il tutto è stato narrato con il suo caratteristico stile: un modo di raccontare che riesce a far sorridere e ridere, ma anche a far riflettere. La sua comicità disarmante si è confermata uno strumento potente per denunciare le condizioni di povertà assoluta in cui versano alcuni paesi del cosiddetto Continente Nero.

“Africa è un continente grigio per la verità – ha affermato – perché è una terra piena di sfumature. Non avete idea di quante ce ne siano”, ha dichiarato l’artista alla folta platea della Palazzina Azzurra.

La presentazione è stata un dialogo continuo tra Covatta e Michele Rossi, introdotto da Mimmo Minuto. Tra i partecipanti, anche il vicesindaco di San Benedetto Tonino Capriotti e la dirigente regionale della cultura Daniela Tisi.

Covatta si è soffermato sui personaggi del suo libro, tra cui l’appassionato attivista Angelo Franchi, una figura mitologica “metà uomo e metà telecamera”, il produttore Provolazzi e TomTom, definita “la guida più inutile di tutto il continente dai tempi di Jonathan Livingston”.

Personaggi che emergono da racconti veri, esperienze di vita vissuta da Giobbe e Paola, narrate con la solita e nota vena comica dell’artista, ricca di doppi sensi e giochi di parole. Questa comicità, pur facendo ridere, ha messo in luce concetti profondi, accendendo i riflettori sulla passione che Covatta nutre per l’attività solidale nei confronti del continente africano.