Scuotere il territorio dal torpore in cui è scivolato e fornire uno strumento capace di favorire la nascita delle idee e facilitarne la loro circolazione.
E’ questo uno degli obiettivi della neonata associazione culturale “Le idee”, che è stata presentata al pubblico nella serata di mercoledi 29 ottobre, presso l’hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto.
“La nostra associazione culturale – ha detto il presidente, Lino Rosetti, durante la presentazione – è e sarà un luogo aperto a tutti coloro che vorranno partecipare e in special modo è aperta ai professionisti di ogni disciplina e alle imprese di ogni genere che già operano sul territorio.
Perché i professionisti? Perché ogni cosa deve nascere da un progetto pensato,valutato e loro,i professionisti, possiedono gli strumenti necessari. Loro, nell’ambito delle loro attività quotidiane, possono rappresentare una sorta di cinghia di trasmissione delle informazioni, delle opportunità che l’associazione saprà individuare e portare a conoscenza del territorio.”
Le prime informazioni che l’associazione sta cercando e di cui vuole dare conto nel modo più diffuso possibile sono quelle relative ai fondi Europei 2014-2020 che di qui a poco diventeranno operativi, sia i fondi gestiti direttamente dalla Commissione CE, sia quelli gestiti dalle Regioni attraverso i fondi strutturali (in particolare Horizon 2020, Europa Creativa e i fondi regionali Fes, Fers, Fears).
Queste informazioni saranno poi comunicate al territorio attraverso una serie di eventi organizzati dall’associazione “Le Idee”. Nei prossimi mesi interverranno alcuni esperti regionali, nazionali e esperti ed europei per illustrare le opportunità rappresentate dai suddetti fondi, come attivarli e a quali condizioni.
“Tuttavia ancor prima di tutto questo – continua Rosetti – l’associazione vuole mettere in evidenza un’esigenza ancora male attesa, senza la quale molte iniziative vedrebbero ridotte le probabilità di successo. Parlo della conoscenza delle lingue ed in particolare della lingua inglese.
Infatti è certo che noi italiani abbiamo mal interpretato il fenomeno rappresentato dalla globalizzazione, ne abbiamo subito i guasti e non ne abbiamo colto appieno le opportunità.
Prima o poi lo dovremo fare, ma come è pensabile di riuscirci se non conosciamo la lingua che ormai è la lingua della globalizzazione: L’inglese? Ebbene, ancor prima di pensare a cosa fare,cosa progettare è necessario munirsi di questo strumento”.
Alla presentazione era presente anche Fabiana Candelori della Wall Street English di San Benedetto del Tronto, che sarà partner dell’associazione, aiutandola a promuovere lo studio delle lingue ed in particolare della lingua Inglese.
“Ringrazio Lino Rosetti per avermi coinvolto in questo lodevole progetto – dice Fabiana Candelori – la nostra realtà si sposa perfettamente con gli obiettivi di questa neonata associazione. La Wall Street English è presente con 400 scuole in tutto il mondo con un totale di un milione e mezzo di studenti. Ci mettiamo a disposizione di questa iniziativa”
Un altro tema importante, toccato durante la serata di presentazione, è stato quello della riformulazione del concetto di sussidiarietà fra pubblico e privato. L’associazione sostiene che il territorio riuscirà a rialzarsi se Pubblico e Privato concorreranno insieme allo sforzo necessario per raggiungere tale obiettivo.
“È qui, in questa esigenza – precisa il presidente – dove il concetto di sussidiarietà fra pubblico e privato interviene e regola gli apporti reciproci tesi all’obiettivo comune.
Dunque la ridistribuzione dei compiti può realizzarsi ed operare solo su una piattaforma aggregata dei singoli che esprimono partecipazione. È questa la chiave di volta, infatti i nostri problemi nel tempo continuano ad essere nostri ed è impensabile che vengano risolti senza il nostro contributo.”
Porte aperte anche a tutti gli altri attori che lavorano già sul territorio occupandosi della crescita culturale del territorio: “Le Idee – conclude Lino Rosetti – vuole rappresentare ed anche vuole collegarsi ad attività già avviate come per esempio Marche Centro D’Arte che oggi comincia, dopo quattro anni di lavoro, a dare i suoi frutti che si innestano in modo reciproco nelle rispettive finalità.
L’associazione tenterà di arare questo terreno cercando ed introducendo informazioni, promuovendo collaborazioni e reti fra gli attori del territorio, tenterà di favorire la nascita di composti formati con gli elementi della cultura,della tecnica, del sociale e dell’arte.
Infine vuole offrire la sua collaborazione al Pubblico con perfetto spirito no-profit per contribuire alla circolazione delle idee e delle informazioni sul territorio. A questo, noi tutti, siamo chiamati a partecipare.”