Tra i capolavori letterari è impossibile ignorare la saga nobiliare siciliana “I Vicerè” di Federico De Roberto, che Sciascia definì “dopo I Promessi sposi, il più grande romanzo che conti la letteratura italiana”. E così la sambenedettese Mauna Loa Edizioni esce con la propria edizione del romanzo, con una preziosa introduzione critica a cura di Cecilia Tomassini, di Moresco, che insegna discipline letterarie ed umanistiche nelle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Fermo.
“I Vicerè”, uscito nel 1894, incontrò poca fortuna per quasi ottant’anni, perché considerato troppo critico e sarcastico nei confronti dei costumi ecclesiastici, della nobiltà e della politica italiana. Oggi è considerato uno dei massimi capolavori del Verismo italiano. La Mauna Loa Edizioni affianca a nuovi autori contemporanei marchigiani le edizioni critiche di grandi nomi come Gramsci, Leopardi, Dante, e mette alla luce anche talenti del territorio, come Cecilia Tomassini, che analizzano sotto una nuova luce opere immortali. Nel suo capolavoro, Federico De Roberto narra la saga degli Uzeda di Francalanza, famiglia nobile catanese, sullo sfondo del Risorgimento meridionale e di un’epidemia di colera.