SAN BENEDETTO DEL TRONTO
“Il 25 novembre è un giorno drammatico per tutte le donne del mondo, donne che soffrono, che chiedono la liberta, che vengono violentate o ammazzate”. A parlare a La Nuova Riviera è Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario, che venerdì sarà a San Benedetto ospite del Festival Libero Bizzarri.
La Golfo presenterà il suo libro “Donne che fanno la differenza”, nel quale ripercorre la storia trentennale della Fondazione, promotrice di iniziative ed eventi sempre seguendo l’esempio di Maria Bellisario.
“Non basta fermarsi un solo giorno, serve educazione. La violenza sulle donne è un fenomeno che dilaga. Non c’è giorno in cui non ci sia una donna picchiata o uccisa. Ormai siamo tutti d’accordo che è un fatto culturale, dobbiamo educare i nostri figli, prima in famiglia, ma anche a scuola. In quest’ultimo caso non si fa ancora tanto, non è attrezzata fino in fondo”.
La giornalista ed ex parlamentare insiste: “La situazione è di disperazione, non siamo attrezzati in maniera adeguata nel tenere a bada questo grosso problema. Chiediamo di denunciare, ma dopo che le vittime lo hanno fatto queste tornano a casa dall’aguzzino ed è una morte assicurata. Dobbiamo proteggerle, dopo la denuncia serve un’accoglienza, un’accoglienza dignitosa. Ho proposto di prendere i beni confiscati alla mafia e di farli diventare centri di accoglienza e di formazione”.
La Golfo ricorda come il Senato abbia approvato all’unanimità l’istituzione di una commissione contro il femminicidio e ne approfitta anche per commentare la prima elezione a presidente del Consiglio di una donna.
“Si stanno facendo passi avanti. Siamo tutti orgogliosi di avere donna presidente. Ho lottato 35 anni in questo senso. Sono stata io quella che ha aperto la strada. Quando proposi la legge sulle quote di genere, anche se Giorgia Meloni non è d’accordo, ho aperto un’autostrada alle donne. All’epoca le donne nei consigli di amministrazione erano il 5,6% e c’erano 2700 uomini contro 177 donne. Oggi le donne nei Cda sono al 43%, un grande successo per l’Italia, di cui vado orgogliosa. Ieri il Parlamento Europeo ha approvato una legge che l’Italia ebbe grazie a me undici anni fa. La Meloni è partita dal 4% da sola. E’ una donna di destra e per tutta la mia vita ho sentito dire che le donne di sinistra erano più avanti, ma non può bastare solo il fatto di avere eletto una premier. Sono felice, ma ci sono ancora tanti traguardi da tagliare”.