SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Cracking Art torna a far parlare di sé. Sono infatti in vendita da sabato presso il bookshop del Museo del Mare di San Benedetto del Tronto le colorate rane realizzate in materiale plastico rigenerato, il cui ricavato sarà impiegato per il restauro del pregevole mosaico pavimentale, realizzato nel corso degli anni Quaranta, situato nel giardino della Palazzina Azzurra.
A poco più di un mese dall’avvio dell’istallazione artistica sul giardino alla foce dell’albula e alla Fortezza di Acquaviva Picena, arriva l’iniziativa promossa da Cracking Art “L’Arte rigenera l’Arte”, che rappresenta un ulteriore step dell’intero progetto.
Questo crowdfunding infatti rientra nell’ambito di tutte quelle azioni volte ad attuare una rigenerazione totale del singolo e della collettività attraverso installazioni nei luoghi più vari, da quelli più istituzionali deputati all’arte fino alle strade e alle piazze.
A tale proposito il collettivo artistico Cracking Art ha deciso di contribuire alla salvaguardia del patrimonio storico artistico sambenedettese attraverso la fornitura di 100 rane colorate in plastica che potranno essere acquistate al Museo del Mare.
“Questa iniziativa è un altro importante segnale di attenzione che l’amministrazione riserva alla salvaguardia dei nostri beni culturali – afferma l’assessore alla cultura Ruggieri – L’obiettivo è quello di restituire alla Palazzina Azzurra il suo elegante mosaico pavimentale restaurato attraverso la colorata arte contemporanea della Cracking Art”.
Contestualmente alla vendita delle rane, sarà possibile acquistare anche il catalogo che illustra il progetto installazione tra la Fortezza di Acquaviva Picena e il Giardino “Nuttate de Lune” di San Benedetto del Tronto, con un suggestivo apparato iconografico che promuove e valorizza le due location.
L’invasione pacifica e colorata degli animali di Cracking Art, inaugurata lo scorso 7 luglio e realizzata grazie all’Associazione culturale Verticale d’Arte, sia ad Acquaviva Picena, sia a San Benedetto del Tronto, con la curatela di Stefano Papetti, Elisa Mori e Giorgia Berardinelli, sarà aperta al pubblico sino al prossimo 30 settembre.