Lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi commenta la nomina di Pesaro quale “Capitale italiana della cultura”. “Sono molto compiaciuto della vittoria della città sorella di Urbino, Pesaro, con Urbino una sola provincia, capitale italiana della cultura per il 2024. Pesaro è una città poetica e nascosta, nella quale vi è una delle più belle architetture del mondo, Villa Imperiale, mirabile per l’architettura e gli affreschi.
Essere Pesaro capitale gioverà a tutte le Marche. E Urbino non mancherà di sostenere la città sorella con la forza assoluta della sua corte rinascimentale, anche celebrando quest’anno il sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro”.
Ma per Sgarbi c’è comunque qualcosa che non va: “Voglio però indirizzare alla città più importante del mondo per la tradizione e l’idea stessa di architettura, nel nome di Palladio, cioè Vicenza, il mio rammarico per la sconfitta, il che dimostra l’errore del ministro Franceschini nell’avere istituito, come premio di consolazione (dopo lo choc della nomina di Matera capitale europea della cultura) queste capitali di serie B dell’Italia sublime, mettendo le città in concorso l’una contro l’altra, sulla base di programmi più proclamati che sostanziali. Non si possono mettere in competizione, con un titolo illusorio, città che esprimono e producono cultura come fossero le squadre in uno stadio, oltretutto con dimensioni e infrastrutture molto diverse; come, nella stessa regione, è assurdo contrapporre Pesaro ad Ascoli, città bellissima che meritava un eguale riconoscimento. E perdura il sospetto, da me e da altri avanzato, che la capitale italiana della cultura tocchi invariabilmente a città governate dal centrosinistra, fin qui sette su sette, come se città bellissime come Vicenza e Ascoli dovessero pagare il peccato di essere governate dal centrodestra”.
“Così come, evidentemente – prosegue il critico d’arte – si rispetta una ripartizione per regioni, sarebbe giusto anche un equilibrio nella valutazione politica delle amministrazioni: come Pesaro dalla sinistra, Ascoli è stata sempre ben governata dal centrodestra. E il buon governo dovrebbe essere un criterio di valutazione. Onore dunque a Pesaro ,ma con l’amarezza di aver visto mortificate città non meno importanti”.