Il governo eliminerà la zona gialla e quella arancione. La decisione è di accogliere la richiesta delle Regioni lasciando però la “zona rossa”, che scatta in caso di peggioramento della situazione. Lo scrive il Corriere della Sera. Si arriva nella fascia di rischio più alto quando si superano i 150 casi settimanali ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica oltre il 40% e quello in terapia intensiva oltre il 30% si andrà direttamente in zona rossa. È la scelta confermata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Con l’introduzione del green pass rafforzato per tutte le attività sociali, il green pass base che si ottiene con tampone antigenico (valido a 48 ore) e molecolare (valido 72 ore) per il lavoro e l’obbligo vaccinale per gli over 50, il governo e il ministero della Salute ritengono che non ci siano rischi. Già adesso in fascia gialla e in fascia arancione tutti i divieti valgono infatti soltanto per chi non è vaccinato o guarito. Quando si entra nella zona rossa, i divieti valgono invece per tutti, compreso chi è guarito o vaccinato. Nel nuovo sistema anche in zona rossa i divieti varrebbero esclusivamente per i non vaccinati.