Dopo la crisi respiratoria prolungata che aveva destato preoccupazione nella giornata di ieri, le condizioni di Papa Francesco sembrano essere stabili.
La Sala stampa vaticana ha comunicato che «la notte è trascorsa tranquilla» e che il Santo Padre ha riposato senza complicazioni.
Il Pontefice, ricoverato ormai da nove giorni al Policlinico Gemelli, continua a essere sottoposto a cure intensive per la polmonite bilaterale che lo ha colpito. Nonostante la stabilizzazione delle ultime ore, la prognosi resta riservata e i medici non hanno ancora sciolto la riserva sulla durata del ricovero.
Le fonti ospedaliere ribadiscono che Papa Francesco è vigile, ma affaticato. Dopo la crisi respiratoria di ieri, i medici hanno dovuto ricorrere a ossigeno ad alti flussi e emotrasfusioni per supportare il suo stato clinico. Il professor Sergio Alfieri, che segue direttamente il caso, aveva chiarito ieri: «Non è fuori pericolo, ma non è in pericolo di vita».
Oggi resta confermata la decisione di diffondere l’Angelus solo in forma testuale, senza alcun video-collegamento dal Gemelli. Il Vaticano continua a monitorare attentamente la situazione, mentre cresce l’attesa per eventuali aggiornamenti sui tempi di recupero del Pontefice.