Le condizioni di Papa Francesco continuano a essere seguite con grande attenzione. Secondo l’ultimo bollettino del Policlinico Gemelli, diffuso nella serata di ieri, si registra un lieve miglioramento, anche se la situazione rimane critica e la prognosi resta riservata. Durante la notte, il Santo Padre avrebbe dormito bene, un segnale incoraggiante dopo giorni di preoccupazione.
Le fonti della Santa Sede confermano che il Pontefice continua l’ossigenoterapia, sebbene con un lieve calo nei flussi e nella percentuale di ossigeno somministrato. Inoltre, alcuni parametri di laboratorio mostrano un progressivo miglioramento. Tuttavia, i medici mantengono un approccio prudente, vista la complessità del quadro clinico.
Il pericolo non è del tutto scongiurato, ma dall’ospedale rassicurano che la lieve insufficienza renale, considerata uno degli aspetti più delicati del decorso della malattia, non desta particolari preoccupazioni. Anche sul fronte respiratorio, non si sono verificati nuovi episodi di crisi asmatiche, come quelli registrati nei giorni scorsi e che avevano richiesto l’intervento immediato con ossigeno ad alto flusso.
Nel corso della giornata di ieri, Papa Francesco ha ripreso alcune delle sue attività lavorative, ha ricevuto la comunione e, in serata, ha telefonato a Padre Gabriel Romanelli, parroco argentino a Gaza, per esprimere la propria vicinanza. Inoltre, ha voluto ringraziare il popolo di Dio per le numerose preghiere rivolte per la sua salute.
L’attenzione resta altissima, con fedeli riuniti in preghiera in tutto il mondo. In Piazza San Pietro, il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha guidato la recita del rosario serale, un appuntamento che si ripeterà ogni sera fino al miglioramento delle condizioni del Pontefice.
Per i medici, i prossimi giorni saranno decisivi per valutare la risposta del Papa alla terapia antibiotica in corso. Per ora, un dato positivo è che non ha febbre, il che potrebbe essere un segnale di stabilizzazione. Il Vaticano riferisce che Bergoglio mantiene un buon umore, si nutre regolarmente e non accusa particolari dolori.
L’attesa continua, con la speranza che il lieve miglioramento possa trasformarsi in un recupero definitivo.