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Nuova ondata di phishing: false raccomandate dall’Agenzia delle Entrate

Torna in circolazione una pericolosa truffa via email. L’Agenzia delle Entrate mette in guardia i cittadini: «Non cliccate sui link e cestinate subito queste comunicazioni»
Pubblicato il 5 Marzo 2025

Negli ultimi giorni si registra un nuovo attacco di phishing, che ripropone una campagna fraudolenta già individuata oltre un anno fa. Le email-truffa, che simulano notifiche di atti amministrativi e raccomandate, sono già state segnalate più volte nel corso del tempo, con l’ultima allerta risalente al 27 novembre 2024.



Le email ingannevoli si presentano con il mittente falsificato “AgenziaEntrateRiscossione”, pur utilizzando un dominio riconducibile a “agenziaentrate.it”. L’oggetto del messaggio riporta una dicitura come “Avviso raccomandata #ARXXXXXXXAR”, con una numerazione variabile. Il corpo del testo contiene un link fraudolento, che finge di rimandare a una comunicazione ufficiale. Un altro dettaglio anomalo è la voce “Oggetto” che viene indicata erroneamente come “Soggetto” nei dettagli del messaggio.

Di fronte alla nuova ondata di attacchi, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso un monito ai cittadini:

«Raccomandiamo come sempre di prestare massima attenzione qualora si ricevessero mail analoghe all’esempio sopra riportato, di non cliccare sui link presenti al loro interno e invitiamo a cestinarle immediatamente. L’Agenzia delle Entrate disconosce queste comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea. In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia, il nostro consiglio è di effettuare una verifica preliminare consultando la pagina “Focus sul phishing” del portale istituzionale dell’Agenzia, oppure rivolgendosi ai contatti reperibili sempre sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’Ufficio territorialmente competente.»

L’invito, dunque, è quello di evitare qualsiasi interazione con questi messaggi e verificare sempre tramite i canali ufficiali prima di compiere azioni che potrebbero compromettere la sicurezza dei propri dati personali.