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Vessata e violentata dall’ex quando era ancora minorenne. Ora ha trovato la forza di denunciarlo

Per proteggere la vittima, il tribunale ha applicato al giovane la misura del divieto di avvicinamento e di comunicazione con lei
Pubblicato il 7 Agosto 2024

PESARO. Una giovane donna ha finalmente trovato la forza di denunciare il suo ex fidanzato per episodi di violenza sessuale e stalking, dopo un periodo in cui la paura e l’ansia hanno dominato la sua vita.




Ieri, il giudice ha ascoltato l’interrogatorio di garanzia di un tunisino di 21 anni, contro il quale è stata applicata la misura del divieto di avvicinamento alla vittima. Gli eventi risalgono all’autunno del 2023, quando la ragazza era ancora minorenne.

Solo col passare del tempo, la giovane ha trovato il coraggio di denunciare le atrocità subite dall’ex fidanzato. In una delle terribili serate, lui l’ha afferrata per un braccio, spingendole la testa contro il muro e costringendola a subire un rapporto sessuale violento nonostante le sue suppliche di fermarsi. Ma questa non è l’unica accusa che la diciottenne ha mosso contro di lui. L’ex fidanzato la controllava costantemente, chiedendo di vedere il suo telefono, i messaggi e le chat, esplodendo in scenate di gelosia quando lei era in compagnia di amici, e ricoprendola di insulti. In un’occasione le ha strappato il cellulare e l’ha presa per i capelli.

La violenza non si fermava qui: schiaffi, spinte e minacce di morte facevano parte del quotidiano. In un’occasione, l’ex fidanzato ha gettato il telefono della giovane in un tombino. Nonostante le minacce e i tentativi di impedirle di denunciare, la ragazza ha trovato la forza di rivolgersi alle autorità. Le aggressioni l’hanno costretta a recarsi al pronto soccorso, dove le sono stati prescritti dieci giorni di prognosi. Tra le accuse, anche quella di rapina, per averle strappato e distrutto il telefono.

Per proteggere la vittima, il tribunale ha applicato al giovane la misura del divieto di avvicinamento e di comunicazione con lei. In futuro, questa misura potrebbe essere sostituita con l’obbligo di firma. Difeso dall’avvocato Michele Mariella, il giovane ha scelto di non rispondere alle domande del giudice durante l’interrogatorio di ieri.

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