RIPATRANSONE – La strada era troppo ripida, la curva troppo stretta. E’ lungo uno dei tratti più pericolosi di contrada Penne che, nella tarda mattinata di ieri, ha perso la vita Luca Carboni, sedici anni appena. In sella al suo Yamaha Aerox, il “cinquantino” con il quale stava tornando a casa per fare pranzo, dopo aver trascorso la nottata di Ferragosto e la mattina di ieri con alcuni amici.
Stava scendendo la ripida strada che collega la zona della Petrella, appena fuori dal centro abitato di Ripatransone, alla Valtesino dove abitava con il padre Francesco, la mamma Anerina e il fratellino di sette anni. Qualcosa però è andato storto. Luca non è riuscito a fare la curva, forse l’ha presa male, forse ha sbagliato i tempi della frenata. Fatto sta che il motorino è finito tra i rami dell’albero e lui, contro il tronco prima, battendo violentemente il torace e in terra, diversi metri al di sotto della strada, poi.
Ma il rumore della frenata, il tonfo dello schianto non lo ha sentito nessuno. Il tratto di strada teatro della tragedia è isolato. Pochissime le case nl raggio di centinaia di metri e, probabilmente, a quell’ora tutte vuote. I genitori, non vedendolo rientrare per l’ora di pranzo hanno iniziato a telefonare. Prima a lui poi ai suoi amici quindi sono partite le ricerche. Durate poco. Perché intorno alle 15 è stato ritrovato il motorino. Appeso tra i rami di un albero. Poco più in giù il corpo, immobile, di Luca.
La Prima persona che si è trovata di fronte la terrificante scena è stata la madre. I soccorsi sono scattati immediatamente: il 118 di San Benedetto ha subito inviato un’ambulanza. Il personale sanitario a bordo ha tentato disperatamente di rianimare il giovane.
Tutto inutile. Luca, probabilmente, è morto pochi minuti dopo aver toccato terra. Ad ucciderlo è stato il trauma toracico riportato dopo il violento urto con il tronco dell’albero. La strada è stata subito chiusa al traffico.
Tennista promettente, bravo studente ed estremamente attivo nella vita della sua parrocchia, Luca, che tra un mese avrebbe dovuto iniziare a frequentare il terzo anno al liceo Scientifico, viene descritto da tutti come un ragazzo d’oro. I suoi funerali, che si terranno probabilmente lunedì, saranno celebrati dal vescovo Gervasio Gestori.