SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La Procura della Repubblica di Ascoli ha disposto l’autopsia sul corpo di Paolo Capparè, il medico morto domenica pomeriggio mentre stava facendo il bagno, con il figlio, di fronte alla spiaggia sambenedettese. La salma, che si trova nell’obitorio dell’ospedale Madonna del Soccorso, è infatti a disposizione della Procura che nella giornata di oggi dovrebbe affidare l’incarico dell’esecuzione dell’esame autoptico al medico legale al fine di capire con esattezza cosa abbia provocato il decesso dell’uomo che, stando alle testimonianze, si è sentito male mentre si trovava in acqua.
L’autopsia dovrebbe essere eseguita nella giornata di oggi o, al massimo, nella mattinata di domani. La morte di Capparè, originario di San Benedetto ma residente nel Milanese da anni, ha subito fatto il giro della Riviera e raggiunto la Lombardia dove il quarantaduenne era conosciuto e altamente stimato nell’ambiente medico. Nel 2006 si era laureato in Medicina e Chirurgia all’università Vita Salute del San Raffaele per poi conseguire la specializzazione in chirurgia maxillo facciale all’Università Statale di Milano. Viveva a Melegnano, appena fuori dalla città meneghina, Tre anni e mezzo fa, all’inizio del 2020, era diventato aiuto primario del dipartimento di odontoiatria del San Raffaele mentre esattamente due anni fa, nel mese di luglio del 2021, era stato nominato professore associato di odontoiatria, Coautore di oltre 180 pubblicazioni, è stato relatore a congressi nazionali ed internazionali, revisore scientifico e membro del comitato editoriale di diverse riviste del settore odontoiatrico.