SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Domani sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Tommaso Fioravanti, il marittimo sessantenne che ha perso la vita in un tragico incidente in mare.
La Procura di Teramo ha disposto l’esame autoptico per chiarire le cause della morte, avvenuta mentre Fioravanti si trovava a bordo di uno dei barchini del peschereccio “Il Brivido”. Non è esclusa l’ipotesi che l’uomo possa aver accusato un malore mentre cercava di mettersi in salvo durante l’affondamento del battello.
Tommaso Fioravanti era una figura nota e apprezzata non solo a Martinsicuro, dove risiedeva, ma anche nel Piceno, sua terra d’origine. La sua tragica scomparsa ha lasciato un vuoto profondo in entrambe le comunità. Fioravanti è l’ultima vittima di una lunga serie di incidenti legati al mare, che negli anni continuano a mietere vite tra coloro che, come lui, vivono del lavoro marittimo.
L’incidente è avvenuto mentre Fioravanti si trovava a bordo del barchino della lampara “Il Brivido”, un’imbarcazione composta da un grande peschereccio principale e tre natanti più piccoli, utilizzati per la pesca.
Durante l’operazione, uno di questi piccoli natanti ha iniziato ad imbarcare acqua. Un altro marinaio, originario di Pescara, è riuscito a nuotare fino a mettersi in salvo, ma per Tommaso le cose sono andate diversamente. Nonostante i tentativi di fuga, non è riuscito a sopravvivere, probabilmente per un malore improvviso o per la difficoltà di affrontare le condizioni critiche in mare.