SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Giulia Salvatori stava andando dal fidanzato nel Teramano quando è avvenuto il terribile incidente. Ma ora, su tutta la vicenda, la famiglia chiede chiarezza e per questo motivo si è affidata ad un legale, l’avvocato Renzo Vespasiani che denuncia: «Il cambio di carreggiata nel quale ha trovato la morte la ragazza è stato subito smantellato». Giulia, come detto, stava raggiungendo il Teramano, per andare a trovare il suo fidanzato, ma non è mai arrivata a destinazione.
Poco prima del tunnel “Croce di San Benedetto”, ad un cambio di carreggiata, si è scontrata frontalmente con un camion che procedeva in direzione opposta in uno dei doppi sensi di marcia provvisori allestiti per i lavori in corso proprio all’interno della galleria. Scambio di carreggiata che, a poche ore dall’incidente, sarebbe stato eliminato, come spiega il legale: «Ho interpellato la polizia autostradale per avere delucidazioni sul luogo dell’incidente e mi sono sentito rispondere che quella modifica alla viabilità era stata già eliminata».
I familiari attendono che la Procura della Repubblica di Ascoli restituisca loro la salma della giovane che è attualmente a disposizione della magistratura. Ma chiedono anche chiarezza su quanto accaduto venerdì pomeriggio e sulla nota diffusa dalla stessa società autostrade a pochi minuti di distanza dall’incidente nel quale si affermava che la vittima procedeva a forte velocità la corsia in deviazione sulla carreggiata opposta.
«La sconcertante celerità con la quale hanno subito dato la colpa alla giovane vittima – spiega l’avvocato – purtroppo non interessa dei cantieri che stanno durando un’eternità. Parliamo di undici persone morte e di innumerevoli incidenti». Numeri importanti che potrebbero finire in Tribunale attraverso un’azione legale: «Non si può escludere, a questo punto, che si possa intentare una causa – spiega Vespasiani -. Stiamo valutando questa possibilità perché tutte queste morti non possono finire nel dimenticatoio».