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Terremoto, dopo la scossa del 9 giugno arriva la relazione dell’Ingv. “Sismicità frequente. Nel 1882 ci fu magnitudo 5.2”

a pericolosità sismica di questa area è considerata media
Pubblicato il 13 Giugno 2022

Dopo la scossa del 9 giugno avvenuta al largo della costa, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia fa il punto sugli eventi sismici che si verificano in Adriatico. “La sismicità in quest’area del Mar Adriatico – spiegano dall’istituto – è frequente come si vede dalla mappa degli eventi sismici dal 1985 ad oggi. In particolare qualche chilometro a nord della localizzazione degli ultimi eventi di maggio e giugno 2022 si nota una importante sequenza sismica nel 1987 con diversi terremoti anche di magnitudo superiore a 4.0, fino a magnitudo 4.9″.

Dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) notiamo che l’area in passato è stata interessata da alcuni eventi sismici, tra questi ricordiamo il terremoto del 16 agosto 1882 avvenuto al largo di San Benedetto del Tronto (AP) con una magnitudo stimata pari a Mw 5.2.

La pericolosità sismica di questa area è considerata media. Terremoti anche più forti di quello avvenuto il 9 giugno La mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al IV-V grado MCS, in particolare sulle coste limitrofe all’epicentro del terremoto.sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non è particolarmente alta. Dalla mappa si nota come la pericolosità aumenti dal mare verso la costa.

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