ASCOLI PICENO – Nelle ultime settimane il fenomeno degli incendi boschivi ha avuto una insolita recrudescenza nel nostro territorio a causa della lunga siccità e delle particolari condizioni meteo avverse (vento, aridità, ecc.).
I favorevoli fattori predisponenti verificatisi hanno portato a diffusi incendi boschivi sul territorio provinciale per cause spesso colpose, riconducibili tal volta ad attività agricole quali abbruciamento dei residui vegetali frutto di ripuliture o potature. Nel corso di questo mese sono andati in fumo circa 3 ettari di macchia mediterranea e oliveto nel territorio del Comune di a San Benedetto del Tronto; 2 ettari in località Trisungo di Arquata del Tronto; 2 ettari di bosco ceduo di latifoglie in Comune di Ascoli Piceno.
In quest’ultimo caso le indagini eseguite nell’immediatezza dei fatti e i successivi rilievi tecnici svolti dal personale della Stazione Carabinieri Forestale di Ascoli Piceno per l’incendio boschivo avvenuto il 23 febbraio scorso in Località Valli di Lisciano hanno permesso di individuare il responsabile, un uomo intento ad eseguire dei lavori di ripulitura di una scarpata.
L’agricoltore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di incendio boschivo cagionato per colpa di cui all’Art.423/bis del Codice Penale che prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni. I carabinieri Forestali intervenuti nell’immediatezza sull’incendio hanno ispezionato il perimetro, con l’incendio ancora in atto, al fine di individuare il suo luogo di origine, punto rintracciato inequivocabilmente nei pressi del domicilio del responsabile, dove lo stesso aveva appiccato il fuoco, al fine di ripulire una scarpata incolta. A causa del forte vento uno dei cumuli di residui vegetali accesi era sfuggito al controllo dell’agricoltore per espandersi rapidamente a monte fino ad interessare un vasto incolto e poi un’area boscata per un totale di circa due ettari.
È importante che la popolazione e in particolare gli agricoltori evitino, in questo periodo caratterizzato da lunga siccità e dalle particolarità condizioni meteo (vento e temperature miti), di bruciare i residui vegetali che sfuggendo al controllo possono trasformandosi in pericolosi incendi boschivi.