TERAMO. Cinque ultras del Teramo sono stati colpiti da provvedimenti di D.a.Spo. (Divieto di Accesso ai Luoghi dove si svolgono Manifestazioni Sportive) a seguito degli scontri avvenuti il 25 agosto scorso sull’autostrada A14, nei pressi dell’uscita Val di Sangro.
Quel giorno, i tifosi del Teramo, diretti ad Agnone per la trasferta di Coppa Italia, si scontrarono violentemente con i tifosi del Giulianova, diretti a Vasto, bloccando il traffico.
Gli ultras, armati di bastoni, cinture e fumogeni, hanno dato luogo a violenti scontri che hanno costretto alcuni automobilisti a segnalare la situazione alle autorità. Nonostante l’arrivo della Polizia Stradale, allertata da diverse chiamate, i tifosi coinvolti erano già fuggiti, lasciando sul posto materiale utilizzato negli scontri, tra cui bastoni di plastica, cinture in cuoio, resti di fumogeni e cocci di bottiglie infrante. Inoltre, l’accensione di alcuni fumogeni ha causato un principio di incendio sulla scarpata adiacente all’autostrada, prontamente spento dai Vigili del Fuoco.
Grazie all’indagine della Digos di Chieti, in collaborazione con la Digos di Teramo, è stato possibile identificare i cinque tifosi protagonisti degli scontri, grazie anche all’analisi di un video circolato online e delle immagini di videosorveglianza autostradale.
I cinque ultras, denunciati per rissa, porto di armi od oggetti atti a offendere, attentato alla sicurezza dei trasporti e incendio, sono stati destinatari di provvedimenti di D.a.Spo. di diversa durata: due di loro sono stati banditi per 3 anni, mentre gli altri tre, già in passato destinatari di analoghi provvedimenti, non potranno assistere a manifestazioni sportive per 5, 6 e 8 anni.