ASCOLI PICENO. La Procura di Ascoli ha concluso le indagini sull’incidente stradale mortale avvenuto lo scorso 23 luglio a Monteprandone, che ha portato alla tragica morte di Lekbir Boukri, un cittadino marocchino di 38 anni residente nella zona.
L’episodio, che ha profondamente scosso la comunità locale, ha avuto luogo lungo via del Lavoro, una strada che collega Monteprandone a Monsampolo del Tronto, poco dopo la mezzanotte.
Boukri, alla guida della sua Fiat Panda, si stava dirigendo verso casa dopo una giornata di lavoro quando la sua vettura si è scontrata frontalmente con una BMW Serie 3 Coupé condotta da un giovane di 28 anni di Monsampolo. Con il ventottenne viaggiava una ragazza di 17 anni, che fortunatamente ha riportato solo ferite lievi, così come lo stesso conducente della BMW.
Tuttavia, l’impatto fra i due veicoli è stato così violento che per il 38enne marocchino non c’è stato nulla da fare, nonostante i rapidi interventi dei sanitari del 118.
La dinamica dell’incidente , come riporta Il Resto del Carlino di oggi, ha portato la Procura di Ascoli a contestare all’uomo di ventotto anni l’accusa di omicidio stradale. Secondo gli inquirenti, il giovane avrebbe perso il controllo della sua auto, invadendo la corsia opposta proprio mentre Boukri stava sopraggiungendo. Gli avvocati difensori dell’uomo, Mauro Gionni e Roberto Allevi, stanno ora lavorando alla difesa del loro assistito, che potrebbe affrontare gravi conseguenze legali se le responsabilità attribuitegli venissero confermate.