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San Benedetto, lo spaccio di droga si faceva in bicicletta. In manette due fratelli

Si tratta di due albanesi. Uno era anche irregolare sul territorio
Pubblicato il 19 Settembre 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La polizia ha arrestato a San Benedetto due fratelli di nazionalità albanese, di anni 30 e 28, dei quali uno irregolare sul territorio italiano e l’altro regolare e residente in città . Di fatto, nei giorni scorsi, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria nell’ambito dell’ordinaria attività info-investigativa, acquisiva informazioni attendibili stando alle quali un giovane, invalido ad un braccio, in sella ad un bici, avrebbe gestito una vasta attività di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti, rifornendo i clienti della riviera.

Nel pomeriggio del 15 Settembre lo stesso personale, percorrendo via Asiago, memore di quelle testimonianze, notava il giovane in bicicletta dirigersi verso via Piemonte; ritenendo che potesse trattarsi della stessa persona segnalata, veniva predisposto un servizio di osservazione grazie al quale si appuravano spostamenti sospetti dell’uomo il quale, dopo aver percorso via Asiago in direzione Est, parcheggiava il velocipede all’intersezione con via Piemonte dirigendosi subito dopo a piedi verso Nord, ove poco prima di un bar entrava nell’abitacolo di una autovettura  già occupata da un uomo alla guida.

All’interno del veicolo i due confabulavano scambiando qualcosa; pertanto, presumendo fosse in atto una cessione di sostanza stupefacente, i Poliziotti intervenivano bloccando entrambi i soggetti ancora all’interno dell’auto. Effettivamente l’uomo alla guida veniva trovato in possesso di una dose di cocaina appena ceduta dall’altro soggetto che, sottoposto ad immediata perquisizione deteneva altri sette involucri contenenti la stessa sostanza.

Nel frattempo venivano acquisite informazioni secondo le quali lo spacciatore aveva preso in affitto un appartamento a poche centinaia di metri dal luogo del controllo. Tale circostanza induceva gli Agenti ad eseguire una perquisizione domiciliare nel suddetto appartamento ove veniva riscontrata la presenza di un altro uomo, fratello del primo; all’interno del sito si rinvenivano altri 85 grammi di cocaina oltre ad un bilancino e bustine in cellophane utilizzate per il confezionamento; in un cassetto del soggiorno veniva rinvenuta e sequestrata una mazzetta di banconote da 50 euro per un totale di seimila euro da ritenersi provento dell’attività di spaccio circostanza desumibile dalla mancanza di attività lavorativa da parte di entrambi i fratelli. Viste le risultanze delle descritte operazioni si procedeva all’arresto di entrambi i fratelli per concorso in spaccio e detenzione ai fini di spaccio di quasi 90 grammi di cocaina

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno, tempestivamente informata dell’arresto, disponeva la traduzione degli stessi presso la locale casa Circondariale chiedendo nel contempo al G.I.P.  la convalida dell’arresto e l’applicazione nei loro confronti della misura cautelare della custodia in carcere. Nella mattinata del 18 Settembre, il G.I.P. presso il tribunale di Ascoli Piceno, dopo aver interrogato gli arrestati accoglieva le richieste della Procura della Repubblica e convalidava l’arresto emettendo contestualmente un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere a carico di entrambi i fratelli.   

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