Ha sconfitto il covid a 102 anni. E non ha fatto neppure un giorno di ospedale. E’ una storia di speranza quella che arriva dal Ponterotto, alle porte del vecchio incasato sambenedettese dove vive Emma Rossi, ultracentenaria, una donna che di avversità nella vita ne ha passate parecchie ed ha sconfitto anche l’ultima. Di certo, alla sua età, una delle più difficili: la contagio da Sars-Cov-2 trasmessole da un familiare che, ignaro di essere positivo al Covid, era passato a trovarla ad ottobre. Il virus ha infettato lei, la figlia e altri tre membri della famiglia. In tutto cinque persone risultate positive al tampone. Alcuni di loro sono ancora in attesa della buona notizia relativamente all’esito negativo del test, lei no. Emma è stata la prima di tutta la famiglia a negativizzarsi. Anche se le scorse settimane non sono state proprio rose e fiori. «Ha avuto per alcuni giorni febbre fino a 38,5 e tanta tosse – spiega la figlia Claudia – abbiamo subito contattato la dottoressa Mascitti dell’Usca – ha perso il senso del gusto e dell’olfatto. L’abbiamo curata come una bambina, seguendo i suggerimenti dei medici, giorno dopo giorno. Lei è andata migliorando e al terzo tampone è arrivato il responso negativo». Ora Emma, che è nata il 5 luglio 1918, sta bene e può raccontare anche questa vicenda dopo le tante che ha passato nel corso della sua lunga vita. Gli inizi della sua vita non furono facili infatti: perse il padre a 18 mesi e dovette trascorrere il duro periodo della guerra soltanto con la mamma Antonia e la sorella Annunziata. Molto giovane andò in sposa ad Amedeo Giudici di Acquaviva Picena da cui ha avuto tre figlie: Antonietta, Luisa e Claudia. La fede ha ispirato tutta la sua vita e i precetti evangelici li ha tradotti i gesti concreti verso tutte le persone con cui in questi anni ha avuto modo di rapportarsi, ad iniziare dalle famiglie delle figlie. La sua passione è sempre stata quella del ricamo che ha coltivato fino a poco tempo fa