SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prima la rapina effettuata, poi l’aggressione subita, quindi la droga in tasca. Di certo non si è annoiato il trentunenne di origini tunisine che, a fine ottobre, è stato aggredito e preso a coltellate nel tunnel del pontino lungo. L’uomo, che quando è stato aggredito aveva l’obbligo di dimora e dunque non poteva trovarsi nel sottopasso a quell’ora, è stato infatti riportato in carcere, ieri pomeriggio, dagli agenti del commissariato.
E’ infatti stata data esecuzione di un provvedimento emesso, sempre ieri, dal Tribunale di Ascoli Piceno – Sezione Promiscua, con il quale viene modificata la Misura Cautelare dell’Obbligo di Dimora nel territorio del Comune di San Benedetto del Tronto, con la prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle ore 20.00 alle ore 07.00, con quella della custodia cautelare in carcere, nei confronti del cittadino Tunisino F.S. Classe 1987.
Il trentunenne infatti, 3 luglio scorso era finito in manette in quanto ritenuto responsabile, in concorso con un suo connazionale, della rapina consumata un anno fa nei pressi sempre del Portino Lungo.
Nel settembre 2018 l’arresto era stato convertito in obbligo di dimora. L’uomo, nel volgere di quest’ultimo periodo di tempo, si rendeva autore di numerosi violazioni alle prescrizioni imposte dal Tribunale inoltre, subito dopo l’aggressione, è stato trovato in possesso di circa 5 grammi di eroina.