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Tragedia a Urbino. Sokol, Cinzia e Stefano, morti sul lavoro

Con loro è deceduto Alberto Sergilippi, un uomo di 85 anni. Lo stavano trasportando per un servizio di routine. Lo schianto non ha lasciato scampo a nessuno
Pubblicato il 28 Dicembre 2023

URBINO. Nel tragico schianto di Fossombrone è morto un intero equipaggio del 118. Con loro anche l’anziano paziente che l’ambulanza stava trasportando. Quattro le vittime.

Si tratta del medico della Potes di Fossombrone, Sokol Hoxha, 42 anni. Dell’infermiera Cinzia Mariotti, 49 anni, originaria di Acqualagna. E dell’autista soccorritore Stefano Sabbatini, forsempronese di 59 anni.  Deceduto nello schianto anche il paziente, Alberto Sergilippi di 85 anni.

Nel giro di poco tutti e tre avrebbero staccato dal lavoro. L’infermiera quella sera avrebbe avuto a cena la figlia e il genero. Una cena organizzata per questa feste natalizie. Il medico, di origini albanesi, aveva studiato medicina ad Ancona e proprio nelle Marche era rimasto a vivere e a lavorare. Stefano Sabbatini abitava lì, a Fossombrone, a pochissima distanza dal luogo della tragedia.

Stavano trasportando un anziano per un servizio di routine. Si trattava dell’85enne Alberto Sergilippi. Lo scontro con il pullman e l’incendio che ha distrutto l’ambulanza non ha lasciato scampo a nessuno di loro.

Il cordoglio

“Non ci sono parole, sono vicino alle famiglie delle vittime. Il personale sanitario che lavora in ambulanza rischia la vita ogni giorno e la mette a servizio dei pazienti. Sono eroi silenziosi e quotidiani: quest’oggi tre di loro sono caduti per adempiere al loro dovere. Dobbiamo essere grati a tutti coloro che ogni giorno si mettono a servizio della comunità con coraggio ed altruismo”. Sono le parole dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.

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