di Massimiliano D’Eramo*
Proprio poco meno di un mese fa dopo l’accadimento di un grave fatto di cronaca avvenuto sul lungomare di San Benedetto del Tronto, ci rivolgevamo al Sig. Prefetto e al Sig. Questore per far sì che fosse garantita la presenza di una seconda volante sulla costa. Visto quello che è accaduto nella serata del 15 luglio, possiamo dire che mai come in quella circostanza fummo dei veggenti. Infatti, grazie alla presenza di questa fondamentale seconda unità operativa, peraltro dotata di Taser, il Personale intervenuto per una donna che stava dando in escandescenza, fuori controllo ed armata di coltelli è riuscito a neutralizzarla senza che la stessa riportasse alcuna lesione.
In questo momento il nostro comunicato è indirizzato proprio a coloro che negli ultimi giorni, così come avvenuto nel Comune di Pavia, hanno deciso di sospendere l’utilizzo del Taser in quanto ritenuto uno strumento pericoloso. Noi invece rivendichiamo l’utilizzo del Taser, fortemente voluto dal Sindacato Autonomo di Polizia e sponsorizzato dal nostro Sottosegretario all’Interno l’Onorevole Nicola Molteni, perché solo grazie all’uso di questo fondamentale strumento, si è riusciti nelle concitate fasi di ieri sera a limitare i danni ed a bloccare la donna che nel frattempo era riuscita a ferire, anche se lievemente, uno degli Agenti intervenuti.
Nel complimentarci per l’alta professionalità dimostrata dal Personale operante ed augurare nel più breve tempo possibile la completa guarigione all’Agente ferito, possiamo certamente affermare che per come si sono svolti i fatti poteva andare molto peggio, se non si fossero venute a creare le condizioni sopra descritte.
Ci teniamo inoltre ad evidenziare che buona parte della riuscita dell’intervento è stato oltre che dal Taser, il quale si è rivelato nel corso degli anni uno strumento di deterrenza e sicurezza, di difesa e non di offesa a tutela degli operatori delle Forze di Polizia e dei cittadini, anche grazie all’utilizzo dei guanti antitaglio, altra nostra storica battaglia per averli in dotazione, i quali hanno permesso all’altro operatore di poter sfilare, senza ferirsi, i coltelli branditi ed utilizzati dalla donna.
In conclusione, non è la prima volta che anche da noi il Taser si sia rivelato risolutivo, e ci auspichiamo che venga fornito a tutti coloro che ogni giorno lavorano su strada per garantire l’ordine e la sicurezza, e che venga abilitato all’utilizzo di questo strumento un maggior numero di operatori, in quanto statisticamente abbiamo avuto modo di riscontrare che in 8 casi su 10, il malintenzionato ha desistito nella prosecuzione della propria azione.
*Segretario provinciale SAP