ASCOLI PICENO. Un ascolano è stato condannato a sette mesi di reclusione per aver picchiato un proprio parente lungo la pista ciclabile di Monticelli. E’ accaduto nella primavera del 2018. Il verdetto è stato emesso dopo un processo in seguito al quale l’accusato è stato ritenuto responsabile di minacce e lesioni personali gravi.
La vittima, un parente dell’aggressore, era stata a sua volta accusata di minacce, ma è stata assolta dal giudice. E’ stato invece deciso di inviare gli atti alla Procura per valutare se vi siano gli estremi per indagare l’accusato condannato e sua sorella per falsa testimonianza e calunnia, in relazione alle dichiarazioni rese durante il processo, durante le quali hanno accusato la vittima di aver provocato l’aggressione.
La vicenda era stata già definita in sede civile con l’aggressore condannato a risarcire la vittima con una somma di 30.000 euro, oltre alle spese legali. L’ascolano è stato difeso dall’avvocato Massimo Tonoli, mentre la vittima è stata assistita dall’avvocato Giuseppe De Santis.
All’origine dell’aggressione sembrano esserci stati dei problemi familiari dell’accusato. La vittima ha riportato gravi lesioni, tra cui la frattura di una costola, un trauma contusivo alla regione orbitaria e un trauma addominale chiuso.