Ha preso il via ieri il processo a carico delle sei persone accusate di essere le menti di un traffico di sostanze stupefacenti che faceva base a Monticelli e che riuscivano a far arrivare la droga persino all’interno delle strutture sanitarie. Si tratta di cinque ascolani e di un uomo di origini serbe che abita a Pagliare del Tronto.
I sei sono indiziati per detenzione e spaccio di droga, si parla prevalentemente di cocaina e marijuana, e avrebbero gestito (prima dell’operazione della Squadra Mobile) un “parco clienti” composto da una novantina di persone. Gli ordini avvenivano attraverso piattaforme di messaggistica come Telegram o Whatsapp, attraverso ordini di “pizze” o “caffè” (ma i costi erano ben altri perché, per esempio, la cocaina veniva venduta a cento euro al grammo). In alcune occasioni, stando al quadro accusatorio, erano riusciti a far arrivare la sostanza stupefacente all’interno di strutture come, ad esempio, una clinica privata.