SAN BENEDETTO DEL TRONTO. L’ordigno bellico trovato alla Sentina è ancora lì. L’area resta transennata dal momento che gli artificieri dell’Esercito, che sarebbero dovuti giungere nella giornata di ieri, difficilmente arriveranno prima di domani o mercoledì.
L’area, ad ogni buon conto, resta transennata e vigilata come previsto dai protocolli attivata sabato (il giorno del rinvenimento) dalla capitaneria di Porto di San Benedetto.
Il protocollo
La Capitaneria ha coordinato tutte le operazioni. E ha messo in campo tutti i protocolli del caso dando vita ad una operazione sinergica che ha visto collaborare Questura, Carabinieri e Polizia Locale.
Le verifiche sull’ordigno bellico trovato alla Sentina, a San Benedetto, saranno eseguite dagli artificieri dell’Esercito Italiano. Quando raggiungeranno il sito renderanno inoffensivo l’ordigno. Nel frattempo, fin da subito dopo il ritrovamento, è stato attivato un servizio di sorveglianza H24 per impedire che qualcuno possa avvicinarsi all’area dove si trova la mina.
Insomma la risposta alla prima segnalazione è stata tempestiva ed ha rappresentato anche un importante banco di prova nella gestione di queste emergenze.
“A prescindere da quello che verificheranno gli artificieri – sottolinea infatti la comandante della Capitaneria di Porto Alessandra Di Maglio – questo evento è sicuramente stato utile per testare i protocolli da attivare in queste situazioni. Tutte le forze in campo hanno risposto con competenza e tempestività e questo è senz’altro un aspetto positivo”.