TERAMO
Dopo l’esecuzione delle misure cautelari nei confronti di alcuni indagati, prosegue l’operazione denominata «Due di Denari» con l’aggressione ai patrimoni riconducibili direttamente o indirettamente al commercialista teramano che avrebbe sottratto fraudolentemente ingenti capitali nell’ambito delle procedure fallimentari affidategli.
A seguito dell’emissione da parte del G.I.P. di Teramo del sequestro preventivo, in parte anche per equivalente, nei confronti del commercialista, del figlio e delle società ad essi riconducibili, per un valore pari ad € 2.060.898,81, costituenti il profitto dei reati contestati, il Nucleo Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Teramo ha, ad oggi, sottoposto a vincolo cautelativo n. 9 conti correnti, una cassetta di sicurezza e n. 8 immobili di prestigio siti a Roseto degli Abruzzi.
Di recente, i menzionati immobili erano stati fittiziamente intestati ad una società di diritto inglese che, come è stato riscontrato nel corso delle indagini, sarebbe stata appositamente costituita dagli indagati per “schermare” i beni da eventuali misure cautelari.