SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Ancora un episodio di violenza a San Benedetto. E’ accaduto nella notte appena trascorsa. Poco dopo la mezzanotte, in via Montello, una donna di circa 40 anni ha iniziato a dare in escandescenze, causando non pochi problemi e rendendosi potenzialmente pericolosa per sé e per gli altri. L’episodio ha richiesto l’intervento urgente delle forze dell’ordine e dei soccorsi sanitari.
Secondo le prime ricostruzioni, non è chiaro cosa abbia provocato il comportamento aggressivo della donna. Tuttavia, la gravità della situazione è stata subito evidente ai passanti e ai residenti della zona, che hanno allertato i soccorsi e richiesto un intervento immediato. Sul posto sono giunti rapidamente gli agenti del commissariato, supportati dagli agenti della polizia locale e da un’ambulanza del 118.
Gli agenti hanno cercato di calmare la donna, tentando di evitare un’escalation di violenza. Durante queste fasi concitate, si è ipotizzato anche la necessità di un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) per la donna, vista la sua evidente instabilità. La situazione è però degenerata quando la giovane avrebbe estratto un coltello a serramanico, ferendo un agente a una mano. Nonostante la ferita riportata, che è stata poi giudicata guaribile in sette giorni, gli agenti sono riusciti a persuadere la donna a farsi accompagnare in ospedale ma è stato necessario anche l’utilizzo del taser. Anche l’agente ferito si è dovuto rivolgere alle cure dei sanitari del Madonna del Soccorso per le cure del caso.
Questa vicenda arriva proprio nei giorni in cui la polizia locale di San Benedetto è sul piede di guerra. Gli agenti chiedono maggior tutela durante i servizi notturni e la possibilità di utilizzare dispositivi di autodifesa. Queste richieste fanno parte delle rivendicazioni che hanno portato all’attuale stato di agitazione della polizia locale, evidenziando le difficoltà e i rischi quotidiani affrontati dagli agenti sul campo.