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Morti alla Rsa, le lacrime di Wick dopo l’assoluzione: “Torno a casa? Non ci credo”

L'infermiere è stato scarcerato dopo la decisione dei giudici della Corte d'Assise di Appello di Ancona. "E' finito un incubo"
Pubblicato il 7 Dicembre 2023

GROTTAMMARE. “Torno a casa? Non ci credo“. Sono le dichiarazioni di Leopoldo Wick dopo il clamoroso ribaltamento della sentenza di ergastolo trasformata ieri in assoluzione dalla Corte di Assise di Appello di Ancona. L’infermiere grottammarese ha commentato con queste parole, al Corriere Adriatico, la decisione dei giudici che ne hanno ordinato l’immediata scarcerazione “perché il fatto non sussiste”.

L’infermiere era stato arrestato nel giugno del 2020 con l’accusa di aver provocato la morte di alcuni anziani ospiti della Rsa di Offida, struttura sanitaria dove aveva lavorato negli anni precedenti. Da quel momento è iniziato un vero e proprio calvario giudiziario. Wick è stato condannato all’ergastolo ed è arrivato ieri di fronte ai giudici dopo il ricorso presentato dai suoi legali Tommaso Pietropaolo e Francesco Voltattorni.

La sentenza ha rovesciato tutta la situazione: assoluzione perché il fatto non sussiste e condanna per le parti civili a rimborsare le spese processuali. Anche l’azienda sanitaria, che era stata condannata in primo grado a versare una provvisionale di circa ottocentomila euro, ora recupererà quella somma. Wick si è sciolto in lacrime: “E’ finito un incubo”.

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