SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “In città rimarrà quello che ha creato, a me resterà soprattutto il suo sorriso, la sua pacatezza e la sua immensa generosità. Era capace di volare alto e di pensare sempre in grande per la nostra terra e la nostra gente”. È con queste parole che il consigliere regionale Fabio Urbinati ricorda il dirigente comunale Farnush Davarpanah, scomparso questa mattina.
Memore della lunga collaborazione nel periodo dell’amministrazione di Giovanni Gaspari, Urbinati regala il racconto di un uomo tranquillo, devoto al proprio lavoro e dotato di una creatività senza pari.
“Gli ho sempre detto che era sprecato in un’amministrazione comunale. Per noi tutti a San Benedetto è stata invece una grande fortuna averlo – dice Urbinati – Mi ricordo di lui con grandissimo affetto. Anche nelle situazioni più critiche e nelle discussioni più accese era molto difficile entrarci in contrasto e la sua dedizione al dovere è sempre stata encomiabile”.
“Ricordo in particolare la riqualificazione di piazza Matteotti – continua il consigliere regionale -. Sulla scelta delle mattonelle che avrebbero dovuto ornare l’area si accese un dibattito vigoroso che vedeva i comitati di quartiere e diversi consiglieri comunali contrapporsi su quale fosse la soluzione migliore. Farnush ci raggiungeva spesso alle riunioni di maggioranza, alle commissioni, portandosi dietro le stesse mattonelle come fosse un comune piastrellista per darci la visione più chiara possibile delle opzioni a nostra disposizione. L’architetto Davarpanah è stato un creativo che volava altissimo. Lo vediamo nelle opere che ci ha lasciato, prima fra tutte il lungomare”.