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Marche, il padre muore per un malore e la moglie e il figlio disabili di fame e di sete. La drammatica verità sulla fine dei Canullo

A distanza di mesi dal ritrovamento dei corpi è arrivata la ricostruzione dei fatti avvenuti nell'abitazione
Pubblicato il 7 Maggio 2022

E’ agghiacciante la verità emersa dalla ricostruzione della morte della famiglia Canullo. Padre, madre e figlio trovati senza vita nel mese di settembre 2021 in una abitazione di Macerata, nella zona di Borgo Santa Croce. Morti da almeno due mesi, forse anche di più, dal momento che i riscaldamenti erano accesi. I risultati degli esami effettuati dal dottor Roberto Scendoni hanno ricostruito tutta la vicenda e quello che è venuto fuori ha accertato innanzitutto l’assenza di dolo o di morte violenta, ma anche una vera e propria tragedia familiare.

Il nucelo familiare era composto dal padre, un ex imprenditore di 80 anni, dalla moglie 77enne e dal figlio 54enne. Una tragica serie di circostanza aveva reso invalidi sia la moglie che il figlio. La prima a causa di un ictus chel’aveva colta un anno prima e il secondo in seguito ad un incidente stradale avvenuto negli anni Novanta.

Ad occuparsi dei due era proprio l’ottantenne che però, come accertato dai consulenti della Procura di Macerata, ha accusato un malore mentre era in casa. Lui, dopo una breve agonia, è deceduto lasciando in balia di sé stessi la moglie e il figlio che sono praticamente morti di inedia.

La famiglia, probabilmente in seguito a tutte le vicissitudini trascorse, si era isolata dal resto della comunità e viveva in una villetta da dove aveva davvero pochi rapporti con l’esterno. Soltanto una parente, che abita a Milano, si metteva in contatto con loro ed è stata proprio lei, a settembre, a dare l’allarme chiedendo alle forze dell’ordine di verificare la situazione dal momento che non riusciva più a contattare i parenti da diverse settimane.

Sul posto si erano recati i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la polizia. Una volta dentro casa hanno trovato porte e finestre chiuse. E i riscaldamenti accesi. Era settembre e questo significa che il decesso, almeno quello dell’ottantenne, potrebbe essere avvenuto a maggio. I soccorritori per entrare hanno dovuto utilizzare bombole ad ossigeno. Hanno trovato l’ottantenne senza vita in bagno e la madre e il figlio in camera da letto: lei sul letto e lui per terra. Probabilmente il 54enne aveva cercato di alzarsi per raggiungere la madre ma la disabilità e la debolezza lo hanno fatto cadere.

A distanza di mesi da quei fatti è arrivata la ricostruzione dettagliata di quanto accaduto. Un lavoro svolto sulla base delle autopsie e dei rilievi effettuati dagli investigatori subito dopo il ritrovamento. Ed è emersa una verità sconvolgente, un vero dramma fatto di disagio e solitudine.

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