halloween picenambiente
giovedì 16 Gennaio 2025
Ultimo aggiornamento 03:58
halloween picenambiente
giovedì 16 Gennaio 2025
Ultimo aggiornamento 03:58
Cerca

Dagli sbarchi in Sicilia alla prostituzione nel Piceno. Arrestate le due sorelle che trattavano gli esseri umani

Pubblicato il 13 Agosto 2016

MONSAMPOLO DEL TRONTO – Sono state arrestate con accuse pesantissime. Due donne africane, una trentenne ed una ventunenne sono state bloccate e portate in carcere dalla Squadra Mobile nell’ambito dell’operazione “Sisters”. Le due, una arrestata a Monsampolo e l’altra a Comunanza, sono gravemente indiziate per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti. Tra questi la tratta di esseri umani.

Sono infatti accusate di aver reclutato, introdotto, trasportato e ospitato in Italia delle connazionali minorenne al fine di farl prostituire. Il provvedimento raccoglie gli esiti di una articolata attività investigativa coordinata dalla direzione distrettuale Antimafia di Catania e avviata dalla squadra mobile ascolana nel mese di febbraio.

Tutto è partito dallo sbarco, avvenuto ad Augusta, di una giovanissima Nigeriana, che chiameremo Celestina, minorenne. La ragazzina è stata individuata dagli operatori di polizia come una possibile vittima di tratta di esseri umani.

La giovane è stata così messa in una comunità dove ha raccontato la propria storia. Celestina ha raccontato di essere partita dalla Nigeria alla volta dell’Europa. L’obiettivo era quello di lavorare come parrucchiera ma la realtà trovata era tutt’altra. Dopo aver contratto un debito di circa 30mila euro con la trentenne arrestata a Monsampolo era stata sottoposta ad un rito magico denominato JuJu. Secondo quel rito se non avesse saldato il debito i suoi familiari sarebbero morti.

Così dalla Nigeria Celestina è stata portata in Libia e da lì, con un gommone, è approdata sulla coste siciliane. Sul gommone ha conosciuto Felicia (altro nome di fantasia), un’altra giovane nigeriana anch’essa vittima della medesima organizzazione. Organizzazione coordinata dalla donna arrestata a Monsampolo che è riuscita a prelevare Felicia dalla comunità dove era stata collocata dopo lo sbarco affidandola alla sorella, la ventunenne arrestata a Comunanza.

La giovanissima ragazza è stata così portata nel Piceno dove è entrata nel giro di prostituzione gestito dalle due sorelle. Le ragazze vittime di questa situazione venivano tenute sotto costante ricatto del rito Juju. Sapevano cioè che se avessero disobbedito i loro familiari, in Nigeria, sarebbero morti. Sulla base del racconto di Celestina è stato così possibile seguire le tracce di Felicia e arrestare le due donne.




jako
new edil
coal
fiora
garofano
felicioni 250