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Le promette una vacanza romantica in Italia. Ma la porta a Lido Tre Archi per farla prostituire

La polizia della Questura di Fermo l'ha liberata. L'uomo è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria ma per il momento non è stato arrestato
Pubblicato il 25 Marzo 2024

FERMO. Nel cuore della notte, a seguito di un alert urgentissimo proveniente dall’Interpol di Manchester, nel Regno Unito, la città di Fermo si è trovata al centro di una drammatica vicenda di tratta di esseri umani. Sabato mattina, la polizia ha di fatto liberato una giovane donna romena tenuta prigioniera in casa e costretta a prostituirsi.

La vittima, una venticinquenne proveniente dalla Romania, era caduta vittima di un inganno crudele. Circa un mese fa, nel suo paese d’origine, aveva incontrato un uomo che, fingendosi innamorato, l’aveva convinta a fare un viaggio in Italia per vivere un’avventura romantica. Tuttavia, una volta arrivata nel nostro paese, il suo sogno si era trasformato in un incubo: l’uomo si era rivelato un carceriere senza scrupoli.

Segregata in un appartamento nel quartiere di Lido Tre Archi, la giovane donna era stata costretta a prostituirsi per ripagare le spese del viaggio, un fardello economico di circa 3.500 euro. Il suo aguzzino la minacciava e la ricattava, pubblicando foto compromettenti su siti di incontri e costringendola a incontri sessuali con clienti che contattava.

La sua prigionia è giunta al termine grazie alla sua determinazione e alla pronta reazione delle autorità. La sera del 21 marzo, con il telefono cellulare nascosto, la donna ha contattato un’amica in Inghilterra, inviandole la sua posizione attraverso la geolocalizzazione. L’amica ha immediatamente allertato le autorità inglesi, che hanno fatto intervenire l’Interpol.

La Squadra Mobile della Questura di Fermo ha agito senza esitazione, conducendo un’indagine serrata che ha portato alla localizzazione dell’appartamento dove la donna era tenuta prigioniera. Con un blitz tempestivo, le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nell’abitazione, trovando la giovane donna in lacrime ma finalmente libera.

Il suo aguzzino, un uomo incensurato ma privo di scrupoli, è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria  ma non è stato arrestato. Mentre la vittima viene assistita e supportata nel suo percorso di recupero, questo episodio sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale nel contrasto al traffico di esseri umani e la dedizione delle forze dell’ordine nel proteggere i più vulnerabili.

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