Guai per un ascolano dopo l’incidente a Roma
ROMA. E’ nei guai un ascolano di 30 anni che, alcune settimane fa, ha investito un motociclista ed è fuggito. E’ accaduto a Roma. L’uomo era alla guida di una Fiat 500 quando ha urtato un ragazzo di venticinque anni che stava procedendo sullo scooter.
Il venticinquenne è caduto e ha riportato un trauma cranico. La 500 guidata dall’ascolano non si è fermata. Il trentenne si è allontanato dal luogo dell’incidente avvenuto nella zona dello stadio Olimpico. La polizia lo ha rintracciato attraverso le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza.
La legge
Cosa rischia il 30enne ascolano dopo l’incidente di Roma? Non fermarsi dopo un incidente con persone ferite rientra nell’illecito penale. Il soggetto può essere sottoposto alla reclusione da 6 mesi a 3 anni, nonché alla sospensione della patente di guida da 1 a 3 anni.
L’illecito penale scatta anche nei confronti di chi, ritenendo che l’altro conducente non si sia fatto nulla, si allontana col consenso di quest’ultimo. L’obbligo di fermarsi è necessario non tanto perchè c’è un soggetto con necessità di soccorso, ma perché è opportuno attendere le autorità che dovranno stilare il verbale.
Il codice della strada disciplina anche le ipotesi in cui un soggetto omette di prestare soccorso alle persone bisognose e ferite. Tale omissione è punita con la reclusione da un anno a tre anni e con la sospensione della patente di guida per un periodo non inferiore ad un anno e sei mesi e non superiore a cinque anni.