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Inquinamento, a San Benedetto due sforamenti di Pm10 in due giorni. “Riscaldamenti alti e troppe auto in giro”

L'allarme del circolo locale di Legambiente: "Occorre anche attivare la normativa già esistente di limitare il traffico cittadino ai veicoli sotto ad euro 4"
Pubblicato il 1 Febbraio 2024

Polveri sottili, due sforamenti a San Benedetto del Tronto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Due sforamenti in due giorni. Precisamente quelli del 26 e del 27 gennaio. Con il 25 che è arrivato al limite dei livelli consentiti dalla legge.

Si parla di Pm10 per quanto riguarda il territorio di San Benedetto. Nel mese di gennaio non si erano toccati livelli superiori al limite dei 50 µg/m3. Eccezion fatta per gli ultimi giorni del mese. Un picco che, secondo Legambiente, è stato raggiunto in seguito all’abbassamento improvviso della temperatura.

“Un abbassamento – spiegano dal circolo Lu Cucale – che costringe i cittadini ad utilizzare maggiormente gli impianti di riscaldamento. Ma anche l’assenza di pioggia e l’aumento incontrollato del traffico veicolare, in gran parte privato, hanno contribuito in questo fine gennaio allo sforamento dei limiti delle polveri sottili PM 10 e PM 2.6″.

La centralina

polveri sottili san benedetto del tronto
L’area che ospita la centralina Arpam

Le rilevazioni vengono effettate dalla centralina che si trova in via Asiago, alle spalle del palazzo comunale. “Tenendo conto che esiste quella sola centralina di rilevamento degli inquinanti – continuano dal circolo – bisogna correre ai ripari immediatamente, al fine di evitare ulteriori sforamenti”.

“L’amministrazione comunale deve avviare una campagna informativa ai cittadini sull’utilizzo degli impianti di riscaldamento ricordando che la temperatura interna agli edifici non deve superare i 20° (nelle case, nelle scuole e negli uffici (un maglione in più e un grado in meno)”.

“Occorre inoltre attivare la normativa già esistente (forse gestita in maniera errata da parte delle precedenti amministrazioni) di limitare il traffico cittadino (in particolare nel centro urbano) ai veicoli sotto ad euro 4 in particolare ai mezzi alimentati a gasolio che sono i maggiori produttori di polveri sottili. I cartelli di divieto sono già posizionati sulla SS16 a nord e a sud, purtroppo mancano i controlli sui mezzi circolanti”.

Effetti sulla salute

Le polveri sottili, particelle microscopiche sospese nell’aria, rappresentano una minaccia invisibile ma significativa per la salute umana. Queste particelle, spesso originate da fonti industriali, veicoli e processi di combustione, possono avere impatti devastanti sulla salute respiratoria e generale delle persone.

Sono costituite da particelle solide o liquide sospese nell’aria. Esse vengono classificate in base alle dimensioni delle particelle, con le PM10 che hanno un diametro inferiore a 10 micron e le PM2.5 che sono particelle con un diametro inferiore a 2.5 micron. A causa delle loro dimensioni minuscole, queste particelle possono penetrare profondamente nei polmoni e, in alcuni casi, persino nel flusso sanguigno.

Le polveri sottili sono notoriamente dannose per l’apparato respiratorio umano. Inalare queste particelle può causare infiammazione delle vie respiratorie, aggravare le condizioni preesistenti come l’asma e la bronchite, e contribuire allo sviluppo di malattie polmonari croniche.

Studi scientifici hanno collegato l’esposizione a lungo termine alle PM2.5 a un aumento del rischio di malattie polmonari e cardiovascolari.

Oltre agli impatti sul sistema respiratorio, le polveri sottili possono influenzare negativamente la salute cardiovascolare. L’inalazione di queste particelle può causare infiammazione sistemica, aumentando il rischio di malattie cardiache, ictus e altre condizioni vascolari. Le persone con malattie cardiache preesistenti sono particolarmente vulnerabili agli effetti delle PM.

I bambini

I bambini sono particolarmente sensibili agli effetti delle polveri sottili, poiché i loro sistemi respiratori sono ancora in via di sviluppo. L’esposizione a lungo termine può compromettere la crescita polmonare e aumentare il rischio di sviluppare problemi respiratori cronici.

Inoltre, alcune ricerche suggeriscono che l’esposizione alle PM durante la gravidanza può avere effetti negativi sullo sviluppo fetale.

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